Omicidio Giulia Cecchettin, l'avvocato: "Turetta? Non c'è pentimento o rispetto"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Omicidio Giulia Cecchettin, l’avvocato: “Turetta? Non c’è pentimento o rispetto”

Giulia Cecchettin foto

I legali della famiglia di Giulia Cecchettin condannano la mancanza di rimorso da parte di Filippo Turetta per l’omicidio.

Il processo sull’omicidio di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta continua e vede l’intervento dell’avvocato del padre della vittima.

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Il legale, Stefano Tigani, ha dichiarato pubblicamente che: “Filippo Turetta non merita alcuna attenuante: non c’è pentimento o rispetto per la vittima e la sua famiglia“.

Secondo i legali, il comportamento dell’imputato in aula, insieme a dichiarazioni e atti consegnati alla difesa, evidenzia una mancanza totale di rimorso e un tentativo di giustificazione.

Giulia Cecchettin murales

Le parole dell’avvocato di Gino Cecchettin su Filippo Turetta

Come riportato da Fanpage.it, le parole dell’avvocato mettono in evidenza come il comportamento di Filippo Turetta verso la sua vittima sia caratterizzato da una “straordinaria e lucida ferocia“.

Durante l’udienza, il giovane ha ammesso di aver mentito durante i primi interrogatori e ha riconosciuto di aver pianificato il rapimento e l’uccisione dell’ex fidanzata.

Tuttavia, secondo Tigani, queste ammissioni non indicano un reale pentimento, ma piuttosto un tentativo tardivo di ottenere attenuanti.

Anche le lacrime mostrate in aula sono state giudicate come prive di significato bensì: “Le ha versate solo per se stesso“.

Caso Giulia Cecchettin: le prove di crudeltà e premeditazione

Il quadro ricostruito dagli inquirenti aggiunge dettagli che aggravano la posizione dell’imputato. A Filippo Turetta vengono contestate due aggravanti: la premeditazione e la crudeltà.

La prima è emersa dalle indagini sui supporti informatici dell’imputato, che riportavano una lista di preparativi datata 7 novembre. Su questa lista, il giovane aveva annotato oggetti specifici come scotch, coltelli e sacchi dell’immondizia.

Tra le voci già spuntate come completate figuravano anche il pieno di benzina e un prelievo bancomat. Mentre la crudeltà dell’omicidio è confermata dall’autopsia.

Questa rivela come Giulia Cecchettin sia stata colpita con 75 coltellate, in un attacco che si è protratto per circa 30 minuti.

L’omicidio è stato di una straordinaria e lucida ferocia, oltre che gravità“, ha commentato l’avvocato Tigani, rimarcando l’assenza di possibili attenuanti per l’imputato.

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ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2024 14:59

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