Quando è possibile fare i vaccini contro l’influenza e il Covid dopo aver contratto il virus, seguendo le indicazioni mediche.
Con l’arrivo dell’autunno e della stagione influenzale, molte persone si interrogano su quando sia opportuno vaccinarsi contro l’influenza e il Covid-19, soprattutto dopo una recente infezione da Covid. Di seguito, gli esperti rispondono ai dubbi più frequenti.
Quando vaccinarsi contro l’influenza dopo il Covid-19?
Se hai recentemente contratto il Covid-19, puoi procedere con la vaccinazione contro l’influenza una volta superati i sintomi. Non è necessario un tampone negativo, ma basta non avere segni di malattie acute, come febbre, dolori muscolari o mal di gola. Questa raccomandazione segue una linea guida generale per cui i vaccini, in assenza di controindicazioni specifiche, possono essere somministrati quando il paziente è asintomatico.
L’influenza stagionale è una malattia respiratoria che può colpire anche chi ha già avuto il Covid-19, e la vaccinazione anti-influenzale rimane un mezzo fondamentale per ridurre il rischio di complicazioni, specialmente nei soggetti fragili. Vaccinarsi contro l’influenza è quindi consigliato anche dopo il Covid, poiché le due infezioni attaccano il sistema respiratorio in modi diversi e possono sovrapporsi.
Tempistiche per il vaccino dopo un’infezione
Molti si chiedono quanto aspettare per un richiamo del vaccino Covid dopo un’infezione. Le indicazioni cliniche attuali, incluse quelle del Ministero della Salute, raccomandano di considerare un’attesa di circa 3 mesi dalla guarigione o diagnosi, in quanto la protezione naturale è generalmente sufficiente per questo periodo. Tuttavia, poiché l’immunità tende a calare con il tempo, un richiamo successivo diventa importante per ridurre il rischio di reinfezione e potenziali forme gravi.
I vaccini autorizzati contro il Covid-19 sono sicuri anche per chi ha già contratto il virus, sia che abbia avuto sintomi lievi o una forma più severa. Non è necessario effettuare un test anticorpale prima del vaccino, poiché l’infezione passata non è una controindicazione alla vaccinazione.
In ogni caso, è consigliabile discutere le tempistiche con il proprio medico, soprattutto per chi ha patologie croniche o fragilità immunitarie. Il supporto del medico permette di personalizzare le raccomandazioni e ottimizzare la protezione.