Caso Chiara Petrolini: ecco le nuove rilevazioni sulle indagini dei RIS dal criminologo Davide Barzan a Storie Italiane.
Le recenti rivelazioni del criminologo Davide Barzan a Storie Italiane riaccendono i riflettori sul caso di Chiara Petrolini, una giovane studentessa di 21 anni.
La giovane è al centro di un’indagine che coinvolge la nascita e la successiva sepoltura di due neonati. La procura di Parma, con l’aiuto del RIS, è al lavoro per chiarire se i neonati fossero vivi al momento del parto.
Caso Chiara Petrolini: le rivelazioni di Davide Barzan
Secondo quanto riportato da Il Sussidiario, il caso si complica ulteriormente con l’indiscrezione di Davide Barzan, noto criminologo ospite di Storie Italiane.
“Saranno importanti i rilievi effettuati dai Ris dei carabinieri che vogliono accertare se quanto dichiarato da Chiara durante l’interrogatorio sia vero o meno (lei sostiene che i neonati sono nati morti ndr)“, ha rivelato.
Il consulente ha dichiarato che: “(…) Vi do una notizia perchè sembra effettivamente che gli accertamenti del RIS di Parma tendono a smentire questa ipotesi, che il bimbo sia nato vivo“.
Un’informazione che, se confermata, porterebbe a una rilettura delle accuse rivolte alla giovane. Gli investigatori stanno inoltre cercando di stabilire il ruolo dei familiari e del fidanzato della giovane.
Barzan ha sottolineato che “C’è una intercettazione della mamma che al momento sembra escludere i genitori dall’accusa da parte della procura di Parma“, evidenziando però che rimane un forte dubbio sul compagno della giovane.
“I genitori di Chiara Petrolini sappiamo che sono esclusi e da un giorno all’altro la loro posizione verrà stralciata, ma il fidanzato come ha fatto a non accorgersi?“, ha chiesto il criminologo.
Le indagini dei RIS continuano
I Carabinieri del RIS di Parma – come riportato da Fanpage.it – sono tornati mercoledì 30 ottobre nella casa di Vignale di Traversetolo, dove lo scorso agosto sono stati rinvenuti i resti di due neonati.
Attualmente, l’indagine coinvolge Chiara Petrolini agli arresti domiciliari in un’altra abitazione e accusata di omicidio e occultamento di cadavere, come riportato dalla Gazzetta di Parma.
Gli investigatori sono al lavoro per raccogliere ulteriori prove scientifiche, fondamentali per chiarire il caso.
L’attenzione degli esperti del RIS si sarebbe concentrata sul primo corpo, di cui si sa meno, che risalirebbe al maggio 2023 e per il quale non è ancora chiaro se fosse nato vivo.