Una donna denuncia Sean “Diddy” Combs di averla drogata e abbandonata dopo un concerto. Ecco tutti i dettagli delle nuove accuse contro il rapper.
Nuove gravi accuse emergono contro Sean “Diddy” Combs: una donna di New York ha dichiarato di essere stata drogata con una sostanza da stupro e abbandonata su un marciapiede di Manhattan dopo un concerto del rapper. La vicenda risale al 22 aprile 2011 e si sarebbe svolta nel backstage dell’Hammerstein Ballroom, dove la donna sostiene di essere stata portata da una guardia di sicurezza di Combs.
Diddy, nuove accuse shock
Il legale della presunta vittima, Bob Macedonio, ha dichiarato che sono in corso le indagini e che si potrebbe procedere con un’azione legale. La donna ha riferito di aver incontrato Diddy dopo un breve scambio con una guardia di sicurezza.
Successivamente, sarebbe stata condotta in una stanza decorata con palloncini e bottiglie di vodka Ciroc. Qui, insieme a un’amica, avrebbe bevuto un drink di cui non ricorda l’effetto, ma che le ha causato una perdita di conoscenza. Al risveglio, si è trovata in una strada di Manhattan, vicino alla sua auto.
“Mi sono svegliata e non sapevo cosa fosse successo“, ha raccontato la donna, descrivendo la serata come un incubo. Al suo risveglio, si è recata in ospedale, dove le è stata riscontrata la presenza di droghe da stupro e lacerazioni negli indumenti intimi, consegnati alla polizia come prove.
Problemi con la documentazione
Le cartelle cliniche della donna, richieste recentemente dall’avvocato, risultano eliminate, secondo quanto dichiarato dall’ospedale, in conformità alle normative vigenti.
Il legale sta ora cercando di ottenere le cartelle SANE (Sexual Assault Nurse Examiner) per approfondire le prove disponibili. Il caso si complica ulteriormente poiché non ci sono registrazioni dettagliate presso la polizia della contea di Suffolk, che si è occupata delle prime indagini.
Situazione legale di Diddy
Al momento, Combs è in carcere senza possibilità di cauzione con accuse federali di traffico sessuale e racket. Il processo è previsto per il 5 maggio. L’artista, oltre al caso penale, è coinvolto in numerose cause civili presentate da altre presunte vittime.
“Ora copro i miei drink ovunque e bevo solo dalla bottiglia”, ha concluso la donna, rievocando l’episodio traumatico.