UniCredit registra dei risultati record con un utile di 7,7 miliardi in nove mesi, superando così le attese.
UniCredit chiude i primi nove mesi del 2024 con risultati straordinari, registrando un utile netto di 7,7 miliardi di euro, un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Solo nel terzo trimestre, l’utile ha raggiunto i 2,5 miliardi. Superando le stime di mercato che prevedevano 2,2 miliardi e proseguendo una solida traiettoria di crescita che dura da quindici trimestri consecutivi.
Alla luce di questi successi, il gruppo guidato da Andrea Orcel ha rivisto al rialzo le previsioni per l’anno prossimo, con l’obiettivo di raggiungere un utile netto superiore ai 9 miliardi di euro.
Il nuovo record di Unicredit: ecco tutti i dettagli
Nel terzo trimestre del 2024, come riportato dall’Ansa e dal Il Sole24ore, UniCredit ha ottenuto ricavi netti pari a 2,5 miliardi di euro, in crescita del 2,6% su base annua.
Questo risultato è stato sostenuto da un aumento delle commissioni a 1,9 miliardi di euro (+8,5%), dovuto soprattutto alla fiducia della clientela e alle attività connesse. Anche il margine di interesse si è dimostrato resiliente, contribuendo con 3,6 miliardi di euro ai risultati del trimestre.
Il miglioramento dei ricavi ha spinto UniCredit a rivedere la propria guidance per il futuro. Ora il gruppo stima ricavi netti per circa 24 miliardi di euro, in aumento rispetto alla previsione precedente.
Anche la previsione dell’utile netto è stata innalzata a oltre 9 miliardi di euro, con una potenziale espansione a 10 miliardi, se considerati alcuni aggiustamenti.
Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, ha commentato con soddisfazione: “È chiaro che abbiamo ricostruito la nostra capacità di trasformarci, adattarci ed eccellere, sostenuta da una chiara, coerente ed essenziale visione strategica“.
L’investimento in Commerzbank
UniCredit ha recentemente compiuto un significativo passo strategico investendo in Commerzbank, con l’acquisizione di una quota del 21%. Questa mossa, seppur al momento preliminare, lascia aperta la possibilità di una futura fusione.
L’Ad Andrea Orcel ha comunque raffreddato le aspettative. Sottolineando che si tratta di un percorso lungo e complesso, in particolare per via dei regolamenti e delle elezioni in Germania.
“Credo che si sentano molte speculazioni su quello che succederà, perchè la strada sarà lunga: c’è un periodo regolamentare lungo“, ha concluso.