Mario Draghi riflette sull’Europa, la spesa per la difesa e l’indipendenza energetica dall’energia russa. Le parole.
Durante un recente intervento, Mario Draghi ha toccato temi fondamentali che spaziano dalla spesa militare al futuro energetico del nostro continente. L’ex presidente del Consiglio e della Banca Centrale Europea ha fatto riflettere sull’importanza di affrontare le sfide in modo realistico e strategico, evidenziando come l’ottimismo e la determinazione possano ancora cambiare il volto dell’Europa.
L’ex premier italiano e presidente della BCE e del Consiglio dei Ministri italiano, Mario Draghi, è intervenuto oggi al World Business Forum di Milano. Ecco le parole come riportate da “Il Blog di Dario D’Angelo” su Telegram.
Draghi: le sfide dell’Europa e l’importanza di un approccio ottimista
Draghi ha sottolineato il paradosso della spesa militare europea. Secondo le sue parole, l’Europa è “seconda per spesa per la Difesa, nel mondo, dopo gli USA. Dopodiché nessuno scommetterebbe sulla nostra capacità di fare una guerra e vincerla. Ci deve essere qualcosa che non va”. Questa discrepanza solleva domande sulla gestione delle risorse e sulla coesione strategica tra i paesi membri. Draghi invita a guardare al passato per imparare dai successi europei, evidenziando come, nel lungo periodo, gli “ottimisti” abbiano dimostrato la solidità del progetto europeo, con progressi tangibili su più fronti.
“Io ottimista sull’Europa? Se si vuole essere pessimisti, beh, il pessimista resti a casa”, ha dichiarato con fermezza Draghi, riferendosi a coloro che vedono ostacoli insormontabili senza riconoscere i traguardi già raggiunti. “Il discorso europeo è tendenzialmente pessimista, tra chi sostiene che si potrebbero fare tante più cose e non si riesce, e chi sostiene che in Europa si è fatto troppo e ‘non vedo perché si debbano impicciare di cose nostre'”. Con il suo approccio, Draghi esorta i leader europei a superare il pessimismo e a investire nel progresso condiviso.
L’indipendenza energetica e la sicurezza dell’approvvigionamento
L’energia è stata un altro tema chiave affrontato da Mario Draghi. Parlando del ruolo cruciale della Russia nell’approvvigionamento energetico europeo, ha evidenziato l’importanza di una strategia che renda l’Europa indipendente dal gas naturale russo.
Draghi ha descritto la situazione passata come “qualcosa di preoccupante” e ha ribadito la necessità di un cambiamento strutturale. “Pensare che tutta la nostra elettricità dipendesse da Putin era veramente qualcosa di preoccupante. E non ci vogliamo più passare da lì. Vogliamo una produzione di energia elettrica che sia indipendente dal gas naturale. Ma ci vorrà molto tempo”.
La transizione energetica, però, richiederà tempo e investimenti significativi. Il futuro energetico dell’Europa passa attraverso le rinnovabili e una diversificazione delle fonti.
Per Draghi, la lezione appresa dal passato recente è chiara: non si può più dipendere esclusivamente da fornitori esterni per il fabbisogno energetico. Questo, unito all’innovazione e allo sviluppo di nuove tecnologie, sarà fondamentale per garantire sicurezza e crescita sostenibile.