Come i carri armati, dal Merkava israeliano ai Leopard 2, stanno plasmando i conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Negli ultimi anni, i carri armati hanno riaffermato la loro importanza nei conflitti internazionali, dimostrando di essere tutt’altro che obsoleti. La loro rilevanza è emersa in modo drammatico durante la guerra in Ucraina e nei recenti scontri tra Israele e i gruppi armati di Gaza e Libano.
Il ritorno dei carri armati nei conflitti moderni
In particolare, il Merkava israeliano, con il suo sofisticato sistema di protezione Trophy, ha mostrato un’elevata resistenza, ma non è invulnerabile. Il sistema Trophy, che rileva e neutralizza le minacce in pochi secondi, può essere aggirato da attacchi dall’alto o da offensive coordinate. I recenti conflitti hanno visto Hamas e Hezbollah impiegare nuove tattiche per neutralizzare i carri armati, mettendo alla prova la loro vulnerabilità.
Parallelamente, sul fronte ucraino, i carri forniti dalla NATO, come i Leopard 2 tedeschi e gli Abrams americani, hanno svolto un ruolo centrale contro l’esercito russo, non senza difficoltà. La varietà di modelli ha creato problemi logistici e sfide operative per l’esercito ucraino, evidenziando l’importanza di strategie ben definite e di coordinamento tra mezzi e fanteria.
Tecnologia e tattiche di sopravvivenza per i tank
Il successo dei carri armati moderni è legato alla loro capacità di integrarsi con altre forze, come droni e fanteria. I carri Merkava israeliani, per esempio, non solo proteggono l’equipaggio con corazze avanzate, ma fungono anche da supporto alla fanteria grazie a un armamento versatile e a tecnologie che aumentano la consapevolezza del campo di battaglia. La loro configurazione unica, con il motore nella parte anteriore, offre una protezione supplementare, mentre la possibilità di trasportare truppe rappresenta un vantaggio strategico.
In Ucraina, le forze russe hanno modificato il loro approccio, usando i carri armati con maggiore prudenza e supportandoli con fuoco di artiglieria e droni. Questo ha portato a successi tattici in aree come Bakhmut e Avdiivka.
Tuttavia, le perdite dei carri Abrams e Leopard 2 hanno spinto i militari occidentali a riflettere sulla necessità di mezzi più leggeri e meno costosi, in grado di mantenere una presenza prolungata sul campo senza diventare facili bersagli. Il nuovo M10 Booker americano rappresenta un tentativo di rispondere a questa esigenza, con un design che privilegia leggerezza e flessibilità, rendendolo adatto a conflitti ad alta intensità.
