L’assenza di Calhanoglu apre le porte ad Asllani, ma il giovane centrocampista dell’Inter dovrà dimostrare il suo valore.
L’Inter si prepara alla ripresa del campionato, affrontando il Verona sabato pomeriggio dopo la pausa per le nazionali, con Hakan Calhanoglu destinato a non rischiare un rientro affrettato, sarà Kristjan Asllani a guidare il centrocampo nerazzurro in cabina di regia.
Il giovane albanese ha recentemente giocato 90 minuti nella sfida di Nations League contro la Repubblica Ceca e si appresta ad affrontare l’Ucraina prima di rientrare ad Appiano Gentile. Questo momento rappresenta una chance cruciale per Asllani, che dovrà dimostrare crescita sotto il profilo caratteriale e della leadership.
Asllani alla prova: le aspettative di Inzaghi
Simone Inzaghi, che lo ha schierato in diverse occasioni la scorsa stagione, si aspetta ora una maturità maggiore da Asllani. Per il giovane centrocampista, la partita contro il Verona sarà un banco di prova per consolidare il proprio ruolo e dimostrare di essere un pilastro su cui puntare. Asllani è ben consapevole che il suo rendimento potrebbe determinare le future scelte del club sul mercato.
Tre possibili sostituti sul mercato dell’Inter
In caso di mancata crescita di Asllani, i dirigenti nerazzurri sono pronti a valutare l’acquisto di un sostituto. Tra i principali profili seguiti ci sono Samuele Ricci, attualmente in forza al Torino e già compagno di squadra di Asllani ai tempi dell’Empoli. Ricci, classe 2001, è considerato uno dei prospetti italiani più promettenti. Accanto a lui, l’Inter osserva attentamente anche Adrian Bernabé del Parma, centrocampista spagnolo classe 2001, che però deve ancora recuperare da un infortunio. Il terzo nome sulla lista è Reda Belahyane, giovane talento dell’Hellas Verona, classe 2004, prossimo avversario dell’Inter.
Con questa concorrenza già in vista, Asllani dovrà sfruttare ogni occasione per convincere staff tecnico e dirigenza di essere il titolare ideale nel centrocampo interista. Il futuro passa dalle sue prestazioni e, soprattutto, dalla sua capacità di gestire momenti chiave in gare decisive.