Hunter Biden a rischio carcere: il padre Joe Biden dovrà decidere se graziarlo prima di lasciare la Casa Bianca.
Joe Biden si avvicina alla fine del suo mandato presidenziale con una questione delicata: decidere se intervenire a favore del figlio Hunter Biden, che rischia di affrontare pene detentive per reati federali.
Mentre la giustizia americana si prepara a emettere il verdetto finale, come riportato da Adnkronos.com, il presidente dovrà valutare se esercitare il potere di grazia o la commutazione della pena, suscitando un acceso dibattito a Washington e nel resto del Paese.
L’intervento di Biden per il figlio Hunter: cosa deciderà
A Washington, le speculazioni su un possibile intervento di Joe Biden si sono intensificate, specialmente dopo la vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali.
Il Tycoon aveva avviato le indagini contro Hunter durante il suo primo mandato, e la possibilità che le accuse riemergano in un contesto politico polarizzato è concreta.
L’attuale presidente Usa, sin dal suo ingresso alla Casa Bianca, ha scelto di non interferire nelle inchieste su suo figlio, lasciando che l’attorney generale Merrick Garland confermasse il procuratore speciale David Weiss, di nomina repubblicana, per gestire il caso. Tuttavia, il contesto è ora cambiato.
Due sentenze e il peso delle accuse su Hunter Biden
Hunter Biden sta affrontando un momento cruciale con due sentenze attese a dicembre. Il 12, un giudice federale del Delaware stabilirà la pena per l’acquisto illegale di un’arma nel 2018. Un’accusa derivante dal fatto che il figlio del presidente Usa abbia mentito sulla sua dipendenza da sostanze stupefacenti al momento della transazione.
Pochi giorni dopo, il tribunale federale di Los Angeles emetterà il verdetto riguardo alle accuse di frode fiscale, alle quali il figlio del presidente si è dichiarato colpevole.
Nel caso di Los Angeles, aggiunge Rsi.ch, Hunter ha ammesso di non aver pagato 1,4 milioni di dollari di tasse in un periodo caratterizzato da uno stile di vita eccessivo, segnato da spese per droghe, escort e hotel di lusso.