A Quarto Grado, Sebastiano Visintin e Sergio Resinovich si confrontano sul caso di Liliana: tra accuse e difese.
Il caso di Liliana Resinovich continua a generare interrogativi. Nella puntata di Quarto Grado, si è svolto un confronto tra Sebastiano Visintin, marito della vittima, e Sergio Resinovich, fratello di Liliana. È stata un’occasione rara per ascoltare i protagonisti di una vicenda che ha sconvolto l’Italia.
Il confronto a Quarto Grado: accuse e difese sul caso Liliana Resinovich
Sergio ha espresso con fermezza la sua convinzione che Liliana non si sia tolta la vita: “Reputo che mia sorella non si è uccisa, è stata suicidata. Vediamo se con queste nuove analisi medico-scientifiche emergerà ciò che pensavo.” Ha poi aggiunto che Liliana deve essere salita in auto con qualcuno di fidato: “Lei è salita in auto con qualcuno che conosceva, altrimenti non sarebbe mai salita. E da lì, purtroppo, è successo quello che è successo.”
Sebastiano, rispondendo alle accuse, ha sottolineato di essere stato tra i primi a sapere delle lesioni sul corpo della moglie: “Già ai primi tempi Baresani mi aveva detto chiaramente che vi fossero queste lesioni, anche se non so di quale entità. Poi, il tempo è passato e ora aspettiamo dalla procura la risposta.” Ha poi aggiunto: “Se sapessi chi ha aggredito Liliana, ve lo direi subito. Non ho il minimo dubbio.”
Le domande senza risposta: chi conosce la verità?
Tra i nodi irrisolti vi è la questione dei messaggi cancellati dal telefono di Liliana. Sergio si è detto perplesso su questo dettaglio: “Non so chi li abbia cancellati, ma i telefoni sono rimasti a casa parecchio tempo e lì c’era solo Sebastiano.” Ha anche ipotizzato che il marito monitorasse Liliana: “Penso che lui la geolocalizzava.”
Sebastiano ha reagito con fermezza, respingendo ogni accusa: “Io rimango senza parole di fronte a certe cose, che io pedinassi mia moglie, che ascoltassi le sue telefonate. Io e Liliana ci si telefonava spesso, quasi ogni giorno andavamo a bere il caffè con le amiche.”
Le tensioni sono emerse chiaramente quando Sergio ha accusato Sebastiano di nascondere qualcosa: “Che abbia il coraggio di dire la verità e che abbia una coscienza per il rispetto di mia sorella. Io credo che lui sappia la verità, sono sicuro che lui sa cosa sia successo quel giorno.” Sebastiano ha risposto visibilmente emozionato: “Io non c’entro niente con Liliana. Sto facendo le stesse cose che fa lui: aspetto di avere risposte. Io sono qui dinanzi a milioni di persone con serenità e con la voglia di avere risposte.”
Il caso di Liliana Resinovich rimane un enigma. Nonostante le nuove analisi e i confronti accesi, la verità sembra ancora lontana. Sergio continua a puntare il dito verso Sebastiano, mentre quest’ultimo ribadisce la sua innocenza e la sua collaborazione con le indagini. Il mistero sulla sorte di Liliana attende ancora una soluzione definitiva.
Qui il video di Quarto Grado che spiega al meglio la situazione del caso di Liliana Resinovich.