Edoardo Bove, operato con successo al Careggi di Firenze. Impiantato un defibrillatore sottocutaneo: dimissioni previste a breve.
Stamattina, presso il reparto di Emodinamica di Careggi, a Firenze, Edoardo Bove ha completato con successo l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo. L’operazione si è resa necessaria dopo il malore accusato durante la partita Fiorentina-Inter, che ha portato alla scoperta di una piccola lesione al ventricolo sinistro. L’intervento, considerato di routine nel campo della cardiologia, è stato effettuato senza complicazioni.
Intervento riuscito: Bove presto a casa
Bove resterà sotto osservazione per alcuni giorni, con le dimissioni previste tra giovedì e sabato. Il dispositivo impiantato è una versione rimovibile, pensata per monitorare la situazione cardiaca dell’atleta nei prossimi mesi. Questo tipo di dispositivo è sempre più utilizzato per garantire un controllo immediato delle funzioni cardiache in pazienti ad alto rischio, soprattutto in contesti sportivi.
Futuro incerto: decisioni nei prossimi mesi
La permanenza del defibrillatore sottocutaneo sarà valutata in base ai risultati delle terapie e delle analisi genetiche che Bove ha effettuato durante il ricovero. Tra circa due mesi, il centrocampista della Fiorentina potrà scegliere se mantenere il dispositivo temporaneo, rimuoverlo del tutto, oppure passare a una versione definitiva, simile a quella adottata da Christian Eriksen nel 2021.
Tuttavia, anche in caso di guarigione completa, le norme del calcio italiano non permettono agli atleti con un defibrillatore permanente di continuare a giocare. Questo potrebbe chiudere le porte alla carriera di Bove in Serie A, ma lascia aperta la possibilità di proseguire all’estero, dove regolamenti meno restrittivi consentono la partecipazione di atleti con dispositivi simili.
L’intervento segna un passo importante per la salute del giocatore, ma il suo futuro calcistico rimane in bilico. Per ora, la priorità resta la sua piena ripresa fisica, con l’auspicio di vedere Bove tornare protagonista, se non sui campi italiani, in quelli internazionali.
Con questo intervento, il giovane centrocampista ha dimostrato grande determinazione nell’affrontare un momento difficile, lasciando aperte tutte le possibilità per il suo futuro, dentro e fuori dal calcio.