Antimonio: il metallo che vale più dell'oro, ecco per quale motivo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il metallo più “prezioso” dell’oro: ecco quale, il suo valore è salito alle stelle

lingotti d'oro

Questo particolare metallo ha superato oro, argento e platino in valore nel 2024: un cambiamento epocale nei mercati globali, ecco per quale motivo.

Tra i metalli che hanno dominato il mercato delle materie prime nel 2024, un nome insolito ha rubato la scena: l’antimonio. Questo metallo, poco conosciuto al grande pubblico, ha visto il suo valore crescere vertiginosamente, raggiungendo i 33.550 dollari al lingotto. 

lingotti d'oro
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Antimonio, il metallo che vale più dell’oro: ecco per quale motivo

La crescita esponenziale di questo metallo è stata catalizzata dal divieto assoluto di esportazione imposto dalla Cina il 3 dicembre, che ha fatto schizzare la quotazione del 40% in un solo giorno.

L’antimonio è fondamentale in molteplici settori tecnologici. 

Viene utilizzato in:

  • Ritardanti di fiamma, essenziali per la sicurezza industriale.
  • Semiconduttori, componenti chiave per l’elettronica avanzata.
  • Leghe per migliorare la resistenza e le prestazioni dei materiali.

La sua applicazione si estende anche a microchip, batterie di ultima generazione e munizioni, rendendolo un metallo strategico per l’industria della difesa e la tecnologia avanzata.

La Cina controlla una parte significativa della produzione globale di antimonio, consolidando la sua posizione come leader indiscusso. 

Questo monopolio ha implicazioni dirette per l’approvvigionamento in Europa e negli Stati Uniti, entrambi dipendenti dalle importazioni per sostenere le loro industrie. 

Le restrizioni cinesi alle esportazioni hanno sollevato timori di una crisi delle risorse, spingendo i Paesi occidentali a valutare strategie alternative per garantire un approvvigionamento stabile.

L’Europa e l’antimonio: giacimenti dimenticati

Sebbene l’Europa non sia più un produttore di rilievo, il continente conserva una storia mineraria legata all’antimonio. Tra le aree significative:

  • Romania, in particolare la Transilvania, con siti storici come Baia de Arieș.
  • Spagna, con la miniera di Almagrera in Estremadura.
  • Italia, con la Sardegna, che ospita giacimenti nella zona di Perda Niedda.
  • Portogallo e Grecia, che completano il quadro europeo con depositi minori.

Oggi, però, molti di questi giacimenti sono abbandonati o sfruttati marginalmente, a causa della competizione internazionale e dei costi di produzione elevati.

Il futuro dell’antimonio: un’opportunità per l’Europa?

L’Europa si trova ora di fronte a una scelta strategica: continuare a dipendere dalle importazioni o investire nel recupero delle risorse interne. 

La riapertura dei giacimenti richiederebbe però ingenti investimenti e un piano industriale che concili le necessità economiche con la sostenibilità ambientale.

Questa sfida rappresenta una vera e propria prova di forza per il Vecchio Continente, che deve decidere se affrontare il dominio cinese o accettare una dipendenza strutturale da un metallo sempre più cruciale per il futuro tecnologico globale.

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ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2024 9:54

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