Ecco le nuove linee guida Inps per influencer e content creator: chiarezza su pensioni e contributi per chi lavora nel digitale.
I content creator e gli influencer si prepara a un’importante svolta normativa per quanto riguarda le pensioni. L’Inps, infatti, sta finalizzando una circolare che definirà con precisione gli obblighi previdenziali di questa categoria professionale.
Una risposta attesa da tempo, che punta a mettere ordine in un settore in continua evoluzione, spesso caratterizzato da incertezze sul piano fiscale e contributivo.
Pensioni per influencer e content creator: la svolta normativa
Antonio Pone, direttore generale dell’Inps, ha presentato l’iniziativa durante l’evento “C come Economy. Risposte concrete ad un mondo virtuale“, sottolineando l’urgenza di offrire certezze a una professione giovane ma in rapida espansione.
“È molto importante che queste professioni giovani e molto variegate trovino da subito delle certezze anche per quanto riguarda l’ambito previdenziale“, ha dichiarato, come riportato da Qui Finanza.
La circolare, concepita come un vero e proprio manuale operativo, fornirà indicazioni chiare su iscrizioni previdenziali e obblighi fiscali.
“Questi giovani andranno tutti in pensione con il contributivo; quindi, per loro conta ogni singolo periodo lavorato“, ha evidenziato.
Un settore in continua crescita: i dati
In Italia, secondo il Rapporto I-Com 2024, il settore degli influencer coinvolge oltre 50 mila professionisti, tra cui 18 mila a tempo pieno. Tuttavia, nonostante un giro d’affari complessivo di 4,06 miliardi di euro e una media di entrate annue pari a 84.028 euro, il panorama dei guadagni è estremamente eterogeneo.
Solo una ristretta cerchia di top influencer, con oltre un milione di followers, può contare su redditi milionari, mentre la maggior parte percepisce entrate medio-basse. Questo squilibrio si riflette anche nella difficoltà di tracciare un sistema contributivo uniforme.
Una soglia significativa per distinguere i dilettanti dai professionisti è rappresentata dai 10 mila followers. Tra 10 e 49 mila seguaci si colloca la fetta più ampia del settore, generando il 34% dei ricavi complessivi, circa 1,38 miliardi di euro