Romano Floriani Mussolini segna in Serie B: il video dell'esultanza che fa scoppiare la polemica
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Romano Floriani Mussolini segna in Serie B: il video dell’esultanza che fa scoppiare la polemica

Alessandra Mussolini

Il gol di Romano Floriani Mussolini in Serie B scatena polemiche: saluti romani sugli spalti e discussioni sui social.

Domenica 22 dicembre, allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, Romano Floriani Mussolini ha segnato il suo primo gol in Serie B, regalando alla Juve Stabia una vittoria contro il Cesena. Il giovane calciatore, classe 2003, è figlio di Alessandra Mussolini e porta il cognome del bisnonno, Benito Mussolini, che ancora suscita controversie.

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Un cognome che pesa: la storia familiare di Romano Mussolini

La gioia per il gol è stata però oscurata da episodi sugli spalti: una parte del pubblico ha celebrato il nome del giocatore con saluti romani, un gesto immortalato nei video che hanno rapidamente fatto il giro dei social. L’episodio ha scatenato una pioggia di critiche, con molti che condannano l’uso di simboli fascisti in un contesto sportivo.

Il calciatore ha scelto di mettere sulla maglia da gioco il cognome Mussolini, un dettaglio che spesso attira l’attenzione. Tuttavia, Romano ha più volte dichiarato di volersi concentrare solo sulla carriera sportiva, affermando: “Il mio bisnonno Benito è stato un personaggio importantissimo per l’Italia, ma siamo nel 2024 e il mondo è cambiato queste polemiche legate al mio cognome non mi interessano. Ci sarà sempre qualche pregiudizio, ma il mio lavoro non c’entra e a me non pesa“.

Romano Floriani Mussolini è cresciuto con due cognomi importanti. Il padre, Mauro Floriani, è un ex ufficiale della Guardia di Finanza, mentre la madre, Alessandra Mussolini, è una politica di spicco ed ex europarlamentare.

La famiglia è nota anche per i legami artistici: il nonno, Romano Mussolini, era un pianista di fama internazionale, e la zia è la celebre attrice Sophia Loren. Romano ha sempre cercato di distanziarsi dalle questioni politiche e di costruire una carriera calcistica basata sul merito.

Video: reazioni e riflessioni

L’episodio solleva interrogativi sull’importanza di separare sport e politica. Se da un lato c’è chi difende il diritto del giovane calciatore di esprimersi senza essere giudicato per il suo cognome, dall’altro non mancano le critiche alla tifoseria per il comportamento inappropriato.

Il calcio, che dovrebbe essere un terreno di inclusione e rispetto, si trova ancora una volta al centro di una polemica legata a simboli divisivi. La domanda resta aperta: è possibile vivere il calcio senza trasformarlo in un’arena politica?

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ultimo aggiornamento: 23 Dicembre 2024 12:15

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