Bonus Renzi riconfermato, ma non tutti lo riceveranno: come funziona nel 2025
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bonus Renzi riconfermato, ma non tutti lo riceveranno: come funziona nel 2025

Con l’arrivo del 2025 il bonus Renzi rimane ancora attivo: ecco come funziona e quali cittadini possono riceverlo.

Con l’arrivo del 2025, il cosiddetto “bonus Renzi” rimane parte integrante della busta paga per una determinata fascia di lavoratori, sebbene abbia subito modifiche sostanziali nel corso degli anni.

Nato come incentivo di 80 euro mensili per i lavoratori con redditi medio-bassi, il bonus ha visto un primo incremento nel 2020 a 100 euro mensili, diventando ufficialmente un “trattamento integrativo“.

Oggi, nonostante la sua struttura sia mutata, rimane un aiuto concreto per chi rientra in specifici parametri reddituali. Ecco come funziona e chi può richiederlo.

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Le nuove regole per il bonus Renzi nel 2025

Con la Legge di Bilancio 2025, come riportato da Qui Finanza, il bonus Renzi è stato riconfermato senza variazioni significative rispetto all’anno precedente. Ma il contesto fiscale in cui si inserisce è cambiato.

Le modifiche apportate alle aliquote Irpef nel 2023 – ridotte da quattro a tre – hanno reso definitivo il nuovo sistema di calcolo delle imposte sul reddito. Questa trasformazione ha inevitabilmente influenzato i criteri per l’erogazione del bonus, che ora è accessibile solo a una platea più ristretta di lavoratori.

A poter beneficiare del trattamento integrativo sono i lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000 euro annui, a condizione che l’imposta lorda superi le detrazioni spettanti per lavoro dipendente.

In altre parole, il bonus viene riconosciuto solo se esiste una differenza positiva tra l’imposta calcolata e le detrazioni applicabili. Per chi rientra in questa fascia di reddito, il bonus continua ad ammontare a 100 euro mensili, per un totale di 1.200 euro all’anno.

Possibilità di accesso anche per i redditi fino a 28.000 euro

Nonostante il limite principale sia fissato a 15.000 euro, esiste una possibilità di ottenere il bonus anche per i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro. In questo caso, il bonus non è garantito in modo automatico. Ma viene calcolato in base alla differenza tra le detrazioni spettanti e l’imposta lorda dovuta.

Se le detrazioni superano l’Irpef, viene erogato un importo ridotto del bonus, proporzionale alla differenza risultante. Oltre ai lavoratori dipendenti, il trattamento integrativo spetta anche a chi percepisce redditi assimilati.

Questo include categorie come soci lavoratori di cooperative, collaboratori a progetto, stagisti, tirocinanti e lavoratori socialmente utili. Anche i disoccupati che ricevono indennità Naspi o Dis-Coll e coloro che si trovano in maternità obbligatoria o congedo di paternità continuano a percepire il bonus se rispettano i requisiti di reddito.

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ultimo aggiornamento: 8 Gennaio 2025 15:48

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