TikTok rischia il ban negli USA, ma due nuove app cinesi stanno conquistando l’App Store: quali sono e cosa li rende così popolari.
L’imminente possibilità di un ban definitivo per TikTok negli Stati Uniti ha aperto scenari per la scalata di nuove app sul mercato dell’Apple Store. Infatti, sembrerebbe che gli americani stiano cercando delle alternative al noto social.
In queste ore, emergono due applicazioni relativamente sconosciute: Xiaohongshu (nota anche come RedNote) e Lemon8. Ecco cosa sono e cosa li rende popolari.
Quali sono le app pronte a sostituire TikTok negli Usa
Xiaohongshu e Lemon8 offrono funzionalità che – seppur differenti – puntano a colmare un vuoto che TikTok potrebbe presto lasciare. La prima si presenta come un ibrido tra Instagram e un social di lifestyle, con un focus su immagini e recensioni di prodotti, specialmente nel settore beauty e moda.
Lemon8, invece, ricorda molto più da vicino Pinterest, con un’interfaccia che combina la scoperta visiva di contenuti con un algoritmo che mira a personalizzare l’esperienza di navigazione dell’utente. ByteDance, la stessa azienda proprietaria di TikTok, ha lanciato Lemon8 con un chiaro obiettivo: offrire un’alternativa valida, in grado di mantenere gli utenti legati al suo ecosistema in caso di ban.
L’azienda afferma che Lemon8 utilizza “lo stesso motore di raccomandazione che aiuta TikTok ad avere successo“.
Le app cinesi nel mirino del governo USA
L’ascesa delle due nuove app non è avvenuta in un contesto neutrale. La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe segnare una svolta epocale per le relazioni tra le big tech cinesi e il mercato americano.
Secondo il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, tutte le piattaforme social di proprietà di Paesi considerati “avversari stranieri” dal governo americano potrebbero essere soggette a restrizioni o divieti.
Questa normativa – se applicata rigidamente – rischia di coinvolgere non solo TikTok, ma anche Xiaohongshu e Lemon8, che potrebbero subire la stessa sorte.
Secondo Meagan Loyst, fondatrice del collettivo Gen Z VCs, il rapido successo delle due app potrebbe essere visto come “una ritorsione nei confronti del governo, nel senso più semplice del termine“.