Il ritorno a lavoro di Cecilia Sala dopo la detenzione in Iran. Il messaggio social con tanto di video della giornalista.
Dopo quanto vissuto in Iran, Cecilia Sala è tornata a lavoro. La giornalista, rimasta in carcere a Evin per 21 giorni e poi liberata grazie al lavoro del Governo italiano, ha ripreso le sue normali attività e lo ha voluto mostrare pubblicamente tramite un post social condiviso sia sul proprio profilo Instagram sia sull’altro account, quello su X.
Cecilia Sala tornata a lavoro: il video
Con un semplice ma incisivo messaggio, “Back to work” (“Di nuovo al lavoro”), Cecilia Sala, giornalista italiana, ha annunciato il suo ritorno all’attività professionale da Kyiv, in Ucraina, dopo un’esperienza drammatica che l’ha vista detenuta per 21 giorni in Iran.
Il video pubblicato, che ritrae una Kyiv notturna e resiliente, vuole probabilmente simboleggiare non solo la forza della città nel contesto del conflitto, ma anche la determinazione personale della stessa Cecilia nel tornare sul campo, affrontando ancora una volta situazioni complesse per raccontare la verità.
La sua detenzione in Iran, avvenuta mentre esercitava il suo lavoro di reporter, è stata un episodio che ha suscitato preoccupazione e solidarietà internazionale. Nonostante ciò, la Sala ha scelto di continuare la sua missione giornalistica, spostandosi ora in una delle zone più critiche del mondo.
Il messaggio del video
La città di Kyiv, con i suoi edifici illuminati e le strade silenziose, è stata probabilmente utilizzato dalla Sala come metafora di resilienza. Questo ritorno al lavoro, dopo settimane di tensione personale e professionale, rappresenta non solo la tenacia di una giornalista, ma anche quella di un popolo che vive ogni giorno sotto la minaccia della guerra.
Il messaggio “Back to work” ha assunto, quindi, un significato duplice: la volontà di non farsi spezzare dalle avversità personali e il desiderio di continuare a raccontare la realtà di chi resiste, che sia in Iran, in Ucraina o altrove.
Back to work pic.twitter.com/lizgeadxeV
— Cecilia Sala (@ceciliasala) January 23, 2025
il racconto della detenzione in cella in Iran
Nelle scorse giornate, precisamente domenica scorsa, la Sala era intervenuta in televisione a ‘Che Tempo Che Fa’ per raccontare la detenzione in Iran vissuta.
In quella occasione, la giornalista aveva spiegato il dramma vissuto: “Nei primi 15 giorni della detenzione mi interrogavano tutti i giorni”. E ancora: “Il giorno prima del rilascio mi hanno tenuta dieci ore di fila, sempre incappucciata. In uno degli interrogatori sono crollata e mi hanno dato una pasticca per calmarmi. Mi interrogava sempre la stessa persona in perfetto inglese e da quello che diceva capivo che conosceva molto bene l’Italia”.
Il giorno del rilascio
La giornalista, sempre a ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove con Fabio Fazio, aveva sottolineato anche le sue sensazioni di incredulità nel giorno del rilascio: “Pensavo che le persone che mi erano venute a prendere fossero i pasdaran e non l’intelligence iraniana”, aveva raccontato in diretta tv. “Credevo mi stessero portando in una delle loro basi militari, quando poi all’aeroporto militare mi hanno sbendata e ho visto una faccia italianissima con un abito grigio ho fatto il sorriso più grande della mia vita”.
Nel corso di quella intervista, poi, la donna aveva anche sottolineato alcuni aspetti relativi alle persone che sarebbero intervenute per organizzare il rilascio escludendo i tanto discussi rapporti tra la sua famiglia e il noto imprenditore Elon Musk, figura che era stata associata alla liberazione della giornalista.
Adesso, il ritorno alla normalità, con il messaggio social dall’Ucraina con la ripresa delle attività lavorative che piano piano torneranno a vederla protagonista con la speranza che nessun episodio come quello accaduto in Iran possa capitare di nuovo. A lei così come agli altri colleghi che svolgono lo stesso tipo di lavoro.