L’Italia non otterrà uno sconto sui dazi USA: cosa succederà ora? Ecco perché l’alleanza tra Meloni e Trump potrebbe essere inutile.
“Ha ragione Nigel Farage. È triste dirlo, ma è così”. Con queste parole, fonti della maggioranza (non Fratelli d’Italia) e delle opposizioni hanno commentato le dichiarazioni del leader della Brexit rilasciate ad Affaritaliani.it. L’Italia, nonostante gli ottimi rapporti tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Donald Trump, non otterrà alcun trattamento di favore sugli imminenti dazi che gli Stati Uniti si apprestano ad applicare nei confronti dell’Unione Europea.
Meloni e Trump: un’alleanza inutile contro i dazi USA
Lo scorso 20 gennaio, la premier era a Washington, cercando di consolidare i rapporti con l’ex presidente USA. Tuttavia, al recente vertice informale dell’Unione Europea a Bruxelles, Meloni si è allineata alle posizioni di Francia e Germania, evitando di aprire uno scontro diretto con il tycoon americano.
L’impatto economico delle misure protezionistiche statunitensi potrebbe rivelarsi pesante per il nostro Paese: si stima una perdita di circa 10 miliardi di euro, con danni soprattutto nei settori della moda e dell’agroalimentare, colpendo prodotti d’eccellenza come vino e formaggi.
Emmanuel Macron e Olaf Scholz hanno già annunciato ritorsioni da parte dell’UE contro l’America, ma per l’Italia la questione resta critica.
Nonostante i tentativi della premier italiana di organizzare un incontro tra Trump e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen per una mediazione, al momento non si intravedono spiragli di favore per il nostro Paese.
Unione Europea e il peso della Germania: cosa cambia
L’Italia, con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione UE, deve sottostare alle regole comunitarie e affrontare le ripercussioni economiche imposte dagli USA a tutti i membri dell’UE.
Secondo fonti del Partito Democratico al Parlamento europeo, il recente voto al Bundestag, che ha visto una convergenza tra CDU-CSU e l’estrema destra di AfD, è stato solo un “incidente di percorso”.
Il leader Friedrich Merz ha infatti escluso future alleanze con AfD, puntando invece a una nuova Grande Coalizione con SPD o, in alternativa, con i Verdi.
Questa situazione rafforza la posizione della Germania all’interno dell’UE, riducendo ulteriormente le possibilità per Meloni di ottenere concessioni dagli Stati Uniti.
Elon Musk, con il suo progetto “MEGA – Make Europe Great Again“, per ora non trova terreno fertile a Berlino, nonostante il sostegno di alcuni ambienti sovranisti.
L’Italia tra Bruxelles e Washington: quale futuro?
La strategia di Giorgia Meloni rimane incerta. Da un lato, deve mantenere la coesione con l’UE per proteggere gli interessi economici e gestire i flussi migratori.
Dall’altro, il legame con Trump non sembra portare benefici concreti. Con il rischio di nuovi dazi e tensioni commerciali, il governo dovrà scegliere con attenzione le prossime mosse per evitare di mettere in crisi il Made in Italy e le nostre aziende.