Bollette, cambiano le regole: ecco quanto tempo devi conservarle
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bollette, cambiano le regole: ecco quanto tempo devi conservarle

Bolletta della luce con lampadina

Per quanto tempo conservare le bollette di luce, gas e altre utenze. Le regole sono cambiate: ecco tutto quello che devi sapere.

Negli ultimi anni, sempre più persone hanno scelto di ricevere le bollette via email anziché in formato cartaceo, ma conservarle rimane fondamentale. Con le normative sulla prescrizione dei pagamenti che cambiano continuamente, sapere per quanto tempo tenerle può fare la differenza.

E mentre gli utenti cercano di gestire al meglio i propri pagamenti, Confartigianato lancia l’allarme sull’aumento di luce e gas nel 2025.

bollette calcolo risparmio

Perché è importante conservare le bollette

Le bollette rappresentano una prova di pagamento e possono risultare utili in diverse situazioni. Se si verificano errori di fatturazione o se un fornitore contesta il saldo di un’utenza, avere accesso ai documenti di pagamento può evitare spiacevoli inconvenienti. Inoltre, molte persone le conservano per monitorare le proprie spese domestiche e verificare eventuali aumenti nei consumi.

Nonostante la comodità delle bollette digitali, che permettono di ridurre l’accumulo di carta, anche i documenti elettronici devono essere archiviati con cura.

Le nuove regole sulla prescrizione

Con l’aggiornamento delle normative, come riportato da Economiafinanzaonline.it, le tempistiche di prescrizione sono state ridotte rispetto al passato. Ad esempio, le bollette della luce emesse dopo il 1 marzo 2018 vanno conservate per due anni. Mentre quelle precedenti richiedevano una conservazione di cinque anni.

Per il gas, la stessa regola si applica a partire dal 1 gennaio 2019. Anche per altre utenze, come acqua, rifiuti e telefono, il termine minimo consigliato è di due anni. Questo significa che non è più necessario accumulare documenti per decenni, ma neppure liberarsene troppo in fretta.

Il rischio di dover pagare nuovamente una bolletta già saldata, a causa di un errore amministrativo o di una richiesta tardiva del fornitore, è ancora reale. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) vigila sulla correttezza delle fatturazioni, ma ciò non esclude la possibilità di ricevere richieste di pagamento errate.

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ultimo aggiornamento: 5 Febbraio 2025 18:19

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