Una donna viene uccisa da un coccodrillo mentre lava i panni in Indonesia. Il figlio, andato a cercarla, subisce la stessa sorte.
Nel cuore della provincia di Nusa Tenggara orientale, in Indonesia, si è consumata una tragedia che ha lasciato sgomenti tutto per causa di un coccodrillo. Un evento che dimostra, ancora una volta, la pericolosità di alcuni ambienti naturali e la difficoltà di convivenza tra esseri umani e fauna selvatica.
Un attacco improvviso e spietato di un coccodrillo
Il fiume Ledewero, come molti corsi d’acqua della regione, è noto per essere popolato da coccodrilli d’acqua salata, tra i più grandi e aggressivi al mondo. Questi predatori, capaci di attacchi fulminei e letali, sono responsabili di numerosi incidenti ogni anno. Nonostante il pericolo, gli abitanti del posto continuano a frequentare le rive per necessità quotidiane, come il lavaggio dei panni o la pesca.
Era un pomeriggio come tanti per Alvina Doki, 64 anni, che si trovava sulle rive del fiume intenta a lavare i vestiti della famiglia. Il marito, Gabriel Sinyo, poco distante, racconta di aver sentito un rumore improvviso. Girandosi, ha visto la moglie intrappolata nelle fauci di un enorme coccodrillo.
Preso dal panico, Gabriel ha cercato disperatamente di salvare la moglie, lanciando sassi contro il rettile. Ma ogni tentativo è stato vano: la creatura ha trascinato la donna sott’acqua, scomparendo nelle profondità del fiume. Immediatamente, il villaggio ha allertato le autorità e ha avviato una ricerca per ritrovare il corpo di Alvina, sperando in un miracolo.
La ricerca che si trasforma in tragedia
La notte è trascorsa tra l’angoscia e la speranza. Tra i volontari impegnati nelle ricerche c’era anche il figlio della donna, Wilsilius Lomi, 35 anni. Determinato a trovare la madre, si è allontanato dal gruppo per perlustrare un’area più vasta. Un errore fatale.
Nel silenzio della notte, il terrore si è ripetuto. Davanti agli occhi di alcuni residenti, un altro coccodrillo è emerso dalle acque e ha afferrato Wilsilius, trascinandolo via prima che qualcuno potesse intervenire. L’intero villaggio è rimasto paralizzato dall’orrore.
Solo il mattino seguente, a circa 500 metri dal punto dell’attacco, il corpo del giovane è stato ritrovato galleggiante nel fiume, con profonde ferite da morsi e artigli. Il vice commissario di polizia Yusuf Tarapadjang ha confermato il tragico ritrovamento, mentre le ricerche della madre proseguono, senza ancora alcun esito.
Questa tragedia, che ha colpito duramente la comunità, riaccende il dibattito sulla necessità di maggiore sicurezza nelle aree abitate dai coccodrilli, per evitare che simili episodi si ripetano in futuro.
