Errore nell’ISEE e perdita di agevolazioni? Ecco come ottenere un risarcimento se il CAF ha sbagliato la compilazione del tuo modello ISEE.
L’ISEE è la chiave d’accesso a bonus e agevolazioni, ma cosa succede se un errore nella compilazione ti fa perdere questi benefici? Se la colpa è del CAF, potresti avere diritto a un risarcimento, ma dimostrarlo non è sempre semplice.
La buona notizia? Dal 2025 niente più file interminabili: grazie alla nuova versione dell’app INPS Mobile, puoi richiedere l’ISEE direttamente dal tuo cellulare. Ma se il danno è già fatto: ecco come tutelarti e ottenere il risarcimento che ti spetta.
![Un foglio dell'Isee](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2024/11/SH_foglio_Isee.jpg)
Se il CAF “sbaglia” la compilazione del tuo ISEE
I CAF sono enti autorizzati dall’Agenzia delle Entrate e sottoposti a controlli per garantire la correttezza delle dichiarazioni rilasciate. Se un errore nell’ISEE è dovuto a una loro negligenza, come riportato da Economiafinanzaonline.it, il cittadino ha il diritto di chiedere una rettifica. Se l’errore ha comportato la perdita di un beneficio, può anche richiedere un risarcimento per il danno economico subito.
Se l’ISEE errato ha portato a un valore più alto di quello reale, il contribuente potrebbe essere stato escluso da agevolazioni a cui avrebbe avuto diritto. Viceversa, un valore inferiore potrebbe aver garantito benefici indebiti, con il rischio che l’INPS richieda la restituzione delle somme percepite.
Nel caso in cui il contribuente abbia fornito tutta la documentazione corretta e l’errore sia imputabile esclusivamente al CAF, quest’ultimo è responsabile non solo delle eventuali sanzioni ma anche della compensazione economica per il danno arrecato.
Come ottenere il risarcimento in caso di errore del CAF
Ci sono situazioni in cui il CAF non rispetta i propri obblighi nei confronti del contribuente, soprattutto quando commette errori nella compilazione dell’ISEE che possono causare danni economici. In questi casi, come riportato da Money, il cittadino ha il diritto di richiedere un risarcimento attraverso la procedura di messa in mora. Un atto formale con cui si invita il CAF a correggere l’errore o a rispondere economicamente del danno subito.
Per avviare questa procedura, è necessario inviare una comunicazione ufficiale al CAF tramite raccomandata A/R o PEC. Nella lettera, bisogna descrivere con precisione l’errore commesso. È fondamentale indicare quali correzioni devono essere effettuate o, in alternativa, richiedere il risarcimento per il danno subito.
Inoltre, è opportuno fissare un termine entro il quale il CAF dovrà adempiere alla richiesta, avvisandolo che, in caso di ulteriore inadempienza, si procederà per vie legali.