Asteroide in rotta verso la Terra: tre possibili zone d’impatto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Asteroide in rotta verso la Terra: tre possibili zone d’impatto

Asteroide in collisione verso la Terra

Gli scienziati monitorano l’asteroide 2024 YR4: il rischio di impatto con la Terra aumenta, ecco cosa dicono gli ultimi calcoli.

Gli ultimi calcoli effettuati dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) rivelano che l’asteroide 2024 YR4, scoperto alla fine di dicembre 2024, ha attualmente una probabilità di 1 su 45 di colpire la Terra il 22 dicembre 2032. Si tratta di un rischio del 2,2%, quasi raddoppiato negli ultimi giorni a seguito di nuove analisi orbitali.

Asteroide

Asteroide: rischio di impatto con la terra aumenta

L’asteroide, con un diametro stimato tra 40 e 100 metri, è stato classificato con un punteggio di 3 sulla scala di Torino, rendendolo il corpo celeste più minaccioso attualmente noto. Tuttavia, si tratta di calcoli iniziali e, come accaduto per Apophis 99942, il rischio di collisione potrebbe essere azzerato con ulteriori analisi.

Nonostante l’incertezza, il monitoraggio costante dell’asteroide rimane una priorità per gli esperti. Attualmente, 2024 YR4 si sta allontanando dalla Terra in direzione di Marte, dopo essere stato avvistato per la prima volta dall’Osservatorio di La Sauce in Cile.

La sua orbita fortemente ellittica lo porterà nei pressi di Marte e Giove nei prossimi anni, per poi tornare vicino alla Terra nel 2028

Entro maggio 2025, gli scienziati utilizzeranno il Very Large Telescope (VLT) in Cile e il Telescopio Spaziale James Webb per affinare i calcoli e comprendere meglio il suo percorso futuro.

Le possibili aree di impatto sulla terra

Oltre a stimare la probabilità di collisione, gli esperti dell’International Asteroid Warning Network (IAWN) e dello Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG), coordinato dall’ONU, stanno valutando le possibili aree di impatto.

Secondo un rapporto preliminare, se 2024 YR4 dovesse colpire la Terra, i luoghi più a rischio sarebbero:

  • Sud America settentrionale
  • Africa centrale
  • Asia meridionale (in particolare l’India)

Oltre alle aree terrestri, potrebbero essere coinvolte vaste porzioni oceaniche, tra cui:

  • Oceano Pacifico orientale
  • Oceano Atlantico
  • Mar Arabico

Pur trattandosi di un “killer di città” e non di un “killer di pianeti”, l’impatto su una grande metropoli potrebbe avere conseguenze devastanti. Secondo l’astronomo Bruce Betts della Planetary Society, se l’asteroide colpisse Parigi, Londra o New York, la città e i suoi dintorni verrebbero completamente distrutti.

Se invece l’impatto avvenisse in mare, il rischio sarebbe legato a possibili tsunami di grande entità.

Strategie di difesa planetaria: le possibili contromisure

La comunità scientifica sta già valutando possibili soluzioni nel caso in cui il rischio di impatto diventasse concreto. Tra le opzioni più accreditate vi sono:

  • Deviazione dell’asteroide tramite impatto cinetico, come avvenuto con la missione DART della NASA, che ha modificato l’orbita dell’asteroide Dimorphos.
  • Missioni di esplorazione avanzata, come il progetto Ramses per l’asteroide Apophis.

Gli esperti invitano alla prudenza, sottolineando che si tratta di calcoli preliminari e che il rischio potrebbe essere scongiurato nei prossimi anni. 

Tuttavia, la situazione richiede un monitoraggio costante e un’attenta pianificazione per affrontare un’eventuale emergenza.

I prossimi aggiornamenti arriveranno con le osservazioni del VLT e del Telescopio Spaziale James Webb, che potrebbero fornire dati più precisi sulla traiettoria dell’asteroide.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025 17:22

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