La Juventus schiera stasera la formazione più giovane di sempre in Champions League, ma il progetto potrebbe essere compromesso.
La Juventus sta vivendo una delle stagioni più particolari della sua storia recente. Dopo anni di investimenti mirati a costruire una squadra esperta e competitiva, il club ha intrapreso un percorso radicalmente diverso: puntare su un progetto basato su giovani talenti. Una scelta coraggiosa, che questa sera raggiungerà il suo apice nella sfida contro il PSV Eindhoven, andata dei playoff di Champions League.
![Nico González](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2024/09/IM_Nico_Gonzalez.jpg)
Un record storico per la Juventus
Se fino a qualche anno fa la Juventus si presentava alle grandi sfide europee con una rosa piena di veterani, la partita di questa sera segna un cambiamento epocale. Mai prima d’ora i bianconeri avevano affrontato un turno a eliminazione diretta con un’età media così bassa. Un segnale chiaro della nuova strategia del club, ma anche una mossa che presenta rischi non trascurabili.
La formazione che scenderà in campo questa sera avrà un’età media di 25 anni e 171 giorni, un dato che fa di questa squadra la più giovane mai schierata dalla Juventus in una fase a eliminazione diretta di Champions League. Un primato che supera il precedente record stabilito nella stagione 1997/98, quando la squadra che affrontò il Monaco in semifinale aveva un’età media di 26 anni e 22 giorni.
Ecco la probabile formazione per il match contro il PSV: JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona; Locatelli, Douglas Luiz; Nico Gonzalez, McKennie, Yildiz; Kolo Muani. All. Motta.
Una squadra giovane, dinamica, con grande talento, ma che potrebbe pagare la mancanza di esperienza nelle partite più delicate della stagione.
Il rischio del prossimo mercato
Se il progetto giovani sembra dare i suoi frutti sul campo, fuori dal rettangolo di gioco la situazione è ben diversa. Il mercato potrebbe mettere a rischio l’intero progetto, complicando la continuità della squadra.
Il primo problema riguarda i numerosi giocatori in prestito: Kolo Muani, Conceição e Veiga sono solo alcuni dei talenti che, senza nuovi accordi, torneranno ai rispettivi club a fine stagione. Poi c’è la questione Vlahovic, con un contratto in scadenza nel 2026: se non dovesse rinnovare, la Juventus potrebbe essere costretta a venderlo per evitare di perderlo a parametro zero. Infine, giocatori come Cambiaso e Yildiz hanno attirato l’attenzione di grandi club europei, rendendo difficile la loro permanenza a lungo termine.
L’entusiasmo di questa sera potrebbe quindi essere solo temporaneo: la Juventus ha costruito una squadra giovane e promettente, ma senza una strategia chiara sul mercato, il progetto rischia di sgretolarsi prima ancora di raggiungere la piena maturità.