La fusione tra Honda e Nissan non si farà, ma i due colossi giapponesi continueranno a collaborare su veicoli elettrici e intelligenti.
Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha assistito a una crescente necessità di alleanze strategiche per affrontare le sfide della transizione elettrica e della concorrenza globale. I produttori giapponesi, tra cui Honda e Nissan, non fanno eccezione: entrambe le aziende hanno dovuto rivedere i propri modelli di business per restare competitive.
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Honda voleva un controllo totale sulla fusione
Proprio in quest’ottica, negli ultimi mesi erano emerse voci su una possibile fusione tra i due colossi, che avrebbe potuto dare vita al terzo più grande gruppo automobilistico al mondo.
Tuttavia, nonostante le trattative avanzate e un memorandum d’intesa siglato a dicembre 2023, l’accordo non si concretizzerà. Una decisione che, secondo gli esperti, avrà ripercussioni sul futuro strategico di entrambi i marchi. Ma cosa ha portato al fallimento delle negoziazioni?
Le informazioni emerse dalla stampa giapponese indicano che Honda avrebbe voluto un controllo predominante sulla nuova entità. Il piano iniziale prevedeva una fusione paritaria, ma la casa di Tokyo avrebbe poi modificato la propria posizione, proponendo che Nissan diventasse una sua sussidiaria. Questo avrebbe comportato una netta predominanza di Honda nella gestione del gruppo, con la nomina della maggioranza dei manager e del CEO.
Per Nissan, però, questa prospettiva non era accettabile. L’azienda sta già affrontando una fase di crisi economica: a novembre 2023 ha annunciato il taglio di 9.000 posti di lavoro e la riduzione del 20% della capacità produttiva per risparmiare circa 3 miliardi di euro. Secondo Honda, la fusione avrebbe potuto garantire una ripresa più rapida, ma il consiglio di amministrazione di Nissan ha rifiutato il compromesso e ha interrotto le trattative.
Il ruolo di Foxconn e le incognite sul futuro
L’uscita di scena di Nissan dalla fusione non significa, però, che la casa giapponese resterà isolata. La Renault detiene ancora il 15% delle azioni Nissan, mantenendo una solida partnership. Inoltre, si è fatto avanti Foxconn, colosso tecnologico taiwanese, che ha espresso interesse per una collaborazione con Nissan, pur negando di voler acquisire quote della società.
Per Honda, invece, la situazione è più incerta. Storicamente, la casa giapponese ha sempre preferito mantenere la propria indipendenza senza condividere il capitale con altre aziende. Tuttavia, con la rapida crescita della concorrenza cinese e i forti investimenti richiesti per i veicoli elettrici, questa strategia potrebbe rivelarsi rischiosa.
In definitiva, Honda e Nissan continueranno a collaborare su tecnologie avanzate, ma senza fondersi. Un colpo di scena che cambia gli equilibri nel settore automobilistico e lascia aperti nuovi scenari per il futuro dei due brand. Come riportato da alvolante.it