Gioielli “bannati” a Sanremo 2025: svelato il “caso” Tony Effe
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gioielli vietati a Sanremo 2025: il “caso” Tony Effe, ecco perché gli hanno tolto la collana

Tony Effe

Al Festival di Sanremo 2025 esplode la polemica sui gioielli “bannati” dal palco dell’Ariston: ecco cosa prevede davvero la normativa Rai.

Il Festival di Sanremo 2025 non smette di far parlare di sé, e questa volta al centro della scena non ci sono solo le esibizioni, ma una questione che ha sollevato numerose polemiche: il divieto di indossare alcuni gioielli sul palco dell’Ariston. A sollevare il caso è stato Tony Effe.

Tony Effe

Ecco perché Tony Effe si è esibito senza collana a Sanremo 2025

Il trapper, al termine della sua performance, ha espresso pubblicamente il suo disappunto durante un’intervista su Rai 2. Il motivo? La produzione lo ha obbligato a rimuovere la sua collana a catena firmata Tiffany&Co., elemento chiave del suo look.

Non si tratta di un caso isolato. Anche Noemi ha raccontato di essere stata costretta a rinunciare al suo collier Serpenti di Bvlgari, mentre Iva Zanicchi ha dovuto lasciare nel backstage l’orologio del marito. La questione ha immediatamente sollevato interrogativi: perché alcuni gioielli sono vietati e altri no? 

A fare chiarezza è intervenuto Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time Rai.

La normativa Rai sui gioielli e gli accessori vietati

Durante la conferenza stampa della quarta serata, la giornalista di Adnkronos Antonella Nesi ha chiesto spiegazioni in merito ai criteri con cui vengono selezionati i gioielli ammessi sul palco. 

Un confronto inevitabile è stato fatto con Damiano David, che ha potuto indossare un vistoso collier d’oro e rubini di Bvlgari, mentre a Tony Effe è stato imposto di rimuovere il proprio accessorio firmato Tiffany&Co..

In risposta, Marcello Ciannamea ha citato il regolamento del Festival, che stabilisce: “L’artista non potrà associare la sua immagine, voce, nome, la sua notorietà a marchi, loghi, prodotti o servizi di terzi. Nessun riferimento a marchi o segni distintivi potrà esserci in contesti promozionali. Non potranno essere indossati capi di vestiario con riferimenti pubblicitari, anche indiretti”.

Il punto chiave, ha spiegato il dirigente Rai, è la “riconoscibilità” del prodotto: la scelta di vietare determinati gioielli dipende dalla loro evidente appartenenza a un brand, che potrebbe configurarsi come pubblicità occulta.

I gioielli vietati (e quelli concessi) sul palco dell’Ariston

Da sempre, il Festival di Sanremo è anche una vetrina di stile, dove gli artisti sfoggiano abiti e accessori preziosi. Tuttavia, quest’anno la questione della “riconoscibilità” dei gioielli ha generato nuove restrizioni.

Se in passato si sono visti gioielli iconici come i Viper di Bvlgari o gli HardWear di Tiffany&Co., in questa edizione le regole sembrano più stringenti. Eppure, osservando i look degli artisti, emergono delle apparenti incongruenze. 

Elodie, ad esempio, ha calcato il palco con i celebri bracciali rigidi della collezione Elsa Peretti x Tiffany&Co., mentre Noemi ha sfilato sul green carpet con lo stesso collier Serpenti di Bvlgari che poi non ha potuto indossare durante la sua esibizione.

Diverso il caso di Miriam Leone e Damiano David, che hanno scelto gioielli di Alta Gioielleria senza marchi immediatamente riconoscibili, evitando così il rischio di incorrere nelle restrizioni del regolamento.

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ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2025 16:31

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