Elly Schlein chiude a Trump e apre alla manifestazione contro il caro bollette con il M5S. Le trattative con Conte proseguono.
Negli ultimi giorni il panorama politico italiano si è acceso attorno a un possibile asse tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, un tema che, seppur non nuovo, si carica di significato alla luce delle dichiarazioni di Elly Schlein e Giuseppe Conte. La proposta di una manifestazione contro il caro bollette, avanzata dal leader pentastellato, sembra infatti riaccendere il dialogo tra le due forze politiche.
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Un’intesa ancora fragile ma possibile
L’idea di scendere in piazza insieme non è una novità assoluta. Già nel giugno 2023, durante la protesta contro la precarietà lavorativa organizzata dal M5S a Roma, la segretaria dem aveva partecipato per un breve saluto, segnale di una volontà di collaborazione non ancora del tutto consolidata. Tuttavia, questa volta il contesto appare diverso, con l’emergenza del caro energia e il malcontento popolare a fare da sfondo.
Il dialogo tra Conte e Schlein non si basa solo sulla comune battaglia contro l’aumento delle bollette, ma anche sulla possibilità di costruire una piattaforma condivisa. La leader del PD ha chiarito la sua posizione durante un’intervista ad Accordi e Disaccordi, sottolineando che la partecipazione dem dipenderà dalle basi su cui sarà organizzata la protesta: «Ho detto subito che una manifestazione contro la propaganda del governo per salari, pensioni, caro bollette ero disponibile a organizzarla insieme».
Questa cautela riflette la strategia politica di Schlein, che vuole evitare che il PD appaia come un semplice gregario del M5S, puntando invece a un’alleanza paritaria e fondata su obiettivi concreti.
La questione Trump e la linea rossa di Schlein
Al di là delle questioni economiche, c’è però un punto su cui Schlein non transige: la politica estera. La segretaria dem ha infatti preso nettamente le distanze dalle recenti dichiarazioni di Conte su Donald Trump, secondo cui l’ex presidente USA avrebbe «smascherato tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina».
«Se andiamo al governo insieme non è possibile considerare Trump niente di vicino ad un alleato», ha dichiarato Schlein, sottolineando come questa sia una questione «valoriale» per il Partito Democratico.
In definitiva, l’alleanza tra PD e M5S appare ancora in bilico, ma la volontà di collaborare su battaglie comuni, come quella contro il caro bollette, potrebbe rappresentare il primo passo verso un’intesa più solida. Tuttavia, la linea rossa resta tracciata: mai con Trump, né ora né in futuro.