Fabio Caressa critica la mancata concessione del rigore a Vlahovic durante la 26ª giornata di Serie A: “Come fa a non essere rigore?”.
La 26ª giornata di Serie A non è stata priva di polemiche, soprattutto per alcune decisioni arbitrali che hanno acceso il dibattito tra tifosi ed esperti come Caressa. Il campionato italiano, già segnato da numerose controversie, ha visto nuovi episodi da moviola che hanno alimentato la discussione su interpretazioni e applicazione del VAR.
Tra i casi più dibattuti c’è stato il rigore concesso all’Udinese contro il Lecce, giudicato da molti come eccessivo, e quello non assegnato alla Juventus per il contatto su Dusan Vlahovic durante la sfida contro il Cagliari. Mentre il mondo del calcio si divideva su questi episodi, un’osservazione di Fabio Caressa ha riportato l’attenzione sulla coerenza delle decisioni arbitrali.
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Le parole di Caressa e il confronto con Lecce-Udinese
Fabio Caressa, durante la trasmissione su Sky Sport, ha espresso il suo stupore per la mancanza di reazioni sui social riguardo al mancato rigore per la Juventus: “Non ho visto ancora tanta indignazione sui social, forse io ho visto un altro sport per 30 anni. Ma quello su Vlahovic come fa a non essere rigore?”.
L’episodio incriminato riguarda una chiara spinta a due mani sulla schiena del serbo mentre si apprestava a calciare in area di rigore. Vlahovic, sbilanciato, ha concluso male proprio a causa del contatto, come sottolineato dallo stesso Caressa: “Spinta a due mani sulla schiena mentre calcia, molto più rigore di altre cose. Al momento della spinta il piede è già dentro, ha tirato sgangherato perché in caduta. Io sto tirando in porta da solo, mi spingono con forza: è rigore”.
La critica al VAR e all’arbitro Guida
Caressa non si è limitato a evidenziare l’episodio, ma ha anche puntato il dito contro il sistema VAR e, in particolare, contro l’arbitro Marco Guida, responsabile al video assist nella gara Lecce-Udinese. Il giornalista ha ricordato come lo stesso Guida, in Como-Juventus, avesse deciso di non richiamare l’arbitro per un fallo di mano di Gatti, mentre questa volta ha agito diversamente per un contatto molto lieve ai danni di Lovric: “Ora parlano di entità della spinta che la deve decidere il Var, no perché c’è il protocollo… Vediamo cosa è successo a Lecce, dove il varista è Guida. Guida è quello che in Como-Juve sul fallo di mano di Gatti dice al direttore di gara, faccio estrema sintesi, di non andarlo a vedere perché non era fallo. A Lecce invece Guida interviene e dice all’arbitro di andarlo a vedere, ma mi dite voi quello dato all’Udinese cos’è?”.
Beppe Bergomi, intervenendo, ha dichiarato: “Lo dico io, niente. Lo sfiora un po’ sul collo ma non c’è nulla. La botta l’ha presa sul collo, ma non è mai rigore. Quello su Vlahovic è rigore netto”. Anche Luca Marchegiani ha aggiunto: “Non escludo che Lovric possa aver preso la botta, dico che la dinamica è chiara”.
Caressa ha infine ribadito la sua posizione con un tono critico: “A Lecce c’è un arbitro esperto al Var, che è Guida, e in campo un direttore di gara che è alla terza partita, e quindi Guida vuole arbitrare lui, dai! Come ha voluto arbitrare lui in Como-Juve con Pairetto. Guida è anche quello che ha commesso uno degli errori più gravi di questa Champions”.
L’episodio, ancora una volta, solleva dubbi sulla coerenza arbitrale e sull’interpretazione del VAR, alimentando un dibattito che sembra destinato a proseguire anche nelle prossime giornate di campionato.