La Guardia Costiera di Taiwan ha sequestrato una nave cargo con equipaggio cinese, sospettata di aver tranciato un cavo sottomarino.
Nelle prime ore di martedì, le autorità taiwanesi sono state allertate riguardo a un’interruzione nelle comunicazioni tra l’isola principale di Taiwan e l’arcipelago di Penghu. La Chunghwa Telecom, principale fornitore di servizi di telecomunicazione dell’isola, ha segnalato il danneggiamento di un cavo sottomarino cruciale per le comunicazioni regionali.
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Dettagli sull’intercettazione della nave
La Guardia Costiera di Taiwan ha immediatamente avviato le indagini per determinare la causa del danno. L’attenzione si è focalizzata su una nave cargo battente bandiera del Togo, la Hong Tai 168, che era stata avvistata nelle vicinanze del cavo danneggiato. La nave, con un equipaggio composto interamente da cittadini cinesi, era stata notata per la sua presenza prolungata nell’area, sollevando sospetti tra le autorità locali.
Secondo le informazioni fornite dalla Guardia Costiera, la Hong Tai 168 era ancorata a circa sei miglia nautiche dal porto di Tainan. Nonostante ripetuti tentativi di comunicazione via radio, l’equipaggio non ha risposto alle chiamate delle autorità. Questo comportamento ha ulteriormente alimentato i sospetti riguardo alle intenzioni della nave.
Intorno alle 2:30 del mattino, le unità della Guardia Costiera sono arrivate sul posto e hanno osservato che la nave aveva iniziato a muoversi, poco prima della segnalazione ufficiale del danneggiamento del cavo da parte di Chunghwa Telecom. La Hong Tai 168 è stata quindi intercettata e scortata al porto di Anping per ulteriori accertamenti.
Possibili implicazioni geopolitiche
Le autorità taiwanesi non escludono che l’incidente possa essere parte di tattiche di “zona grigia” adottate dalla Cina. Queste tattiche implicano operazioni di interferenza ostile che non raggiungono il livello di un conflitto aperto, ma mirano a destabilizzare e mettere sotto pressione l’isola. La presenza di una nave con equipaggio cinese in prossimità di un’infrastruttura critica danneggiata solleva interrogativi sulla natura intenzionale o accidentale dell’evento.
La portavoce del governo di Taiwan, Michelle Lee Hui-chih, ha confermato che è in corso un’indagine per determinare se si tratti di un atto doloso o di un incidente. Nel frattempo, le comunicazioni con le isole Penghu sono state ripristinate attraverso cavi alternativi, garantendo la continuità dei servizi per i residenti.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni nella regione, con Taiwan che accusa la Cina di aumentare le attività di pressione attraverso operazioni non convenzionali. La comunità internazionale osserva con attenzione, preoccupata per le possibili escalation derivanti da tali incidenti.