Omicidio Liliana Resinovich, la cugina Silvia Radin svela nuovi dettagli sul possibile movente: ecco cosa ha detto.
Tra le voci più attive nel chiedere giustizia per Liliana Resinovich c’è la cugina della vittima, Silvia Radin, che ha sempre contestato la teoria del suicidio. Nelle sue recenti dichiarazioni a Fanpage.it e riportate da Mowmag.com, la donna ha avanzato un’ipotesi inquietante: Liliana sarebbe stata uccisa per questioni di denaro. Dopo oltre due anni di incertezze, la famiglia attende con ansia i risultati della super perizia medico-legale.
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Liliana Resinovich: la perizia medico-legale e i sospetti della famiglia
La super perizia medico-legale potrebbe rappresentare una svolta decisiva nelle indagini. Le prime indiscrezioni indicano che la causa del decesso di Liliana Resinovich sarebbe l’asfissia provocata da terzi, con uno strozzamento che avrebbe causato la frattura di una vertebra. Questo dettaglio spiegherebbe l’assenza di lividi sul collo della vittima.
Silvia Radin ha ribadito che la cugina non aveva mostrato segni di depressione o intenzioni suicide. “Non eravamo in grado di dire per certo che si trattava di un omicidio, ma il nostro sentore era chiaramente quello“, ha dichiarato. Inoltre, la cugina ha sottolineato che le condizioni in cui è stato ritrovato il cadavere erano incompatibili con un suicidio.
Un altro punto su cui la famiglia insiste è il ritrovamento di sacchi della spazzatura vicino al corpo. Secondo loro, è fondamentale capire da dove provengano, poiché potrebbero contenere elementi chiave per l’indagine.
Il movente del denaro: la rivelazione della cugina
Uno degli aspetti più oscuri della vicenda riguarda il denaro che Liliana Resinovich aveva nascosto. Silvia Radin ha rivelato che la cugina possedeva circa 100mila euro e che i codici bancari erano stati trovati dietro uno specchio. “Liliana aveva lasciato i codici bancari nascosti dietro uno specchio. Noi non sapevamo nulla di questi soldi, ma credo che mia cugina fosse venuta a conoscenza di un segreto che non doveva diffondere“, ha dichiarato.
Questa scoperta ha rafforzato i sospetti della famiglia sul possibile movente economico dell’omicidio. Inoltre, la cugina della vittima ha nuovamente espresso dubbi sul comportamento del marito di Liliana. “La famiglia è venuta meno nel momento in cui Liliana andava cercata“.