Circolare con una targa auto deteriorata può comportare multe e obblighi di re-immatricolazione. Quando rischi sanzioni.
Quando si possiede un’auto, è facile concentrarsi su assicurazione, revisione e manutenzione del motore, dimenticandosi di un dettaglio essenziale: la targa del veicolo. Questo elemento, oltre a identificare legalmente il mezzo, deve essere sempre chiaro e leggibile, altrimenti si può incorrere in sanzioni amministrative.
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Quando si rischia la multa e quali sono le sanzioni
Nel tempo, infatti, le targhe possono deteriorarsi per diversi motivi: esposizione agli agenti atmosferici, scolorimento della vernice rifrangente o danni dovuti a incidenti. Nonostante la normale usura, la legge impone che la targa resti sempre perfettamente visibile. Ma cosa succede se i caratteri si rovinano e diventano illeggibili?
Secondo l’articolo 102 del Codice della Strada, chi circola con una targa non leggibile rischia una multa che va da 42 a 173 euro. Questa sanzione può essere comminata sia in caso di deterioramento naturale che di sporcizia momentanea sulla targa.
Se l’illeggibilità è dovuta a fango, polvere o altri residui, è sufficiente pulire la targa per evitare multe. Tuttavia, se i numeri e le lettere risultano scoloriti o parzialmente cancellati, non basta una semplice pulizia: in questo caso, si è obbligati a procedere con la re-immatricolazione del veicolo.
Un caso ancora più grave si verifica quando la targa risulta coperta intenzionalmente, per esempio con adesivi o pellicole oscuranti, nel tentativo di eludere i controlli. In questa circostanza, il reato passa da amministrativo a penale, con conseguenze molto più serie.
Come procedere alla sostituzione della targa
Se la targa è irrimediabilmente deteriorata, il proprietario del veicolo deve procedere con la re-immatricolazione presso la Motorizzazione Civile. Questo comporta l’assegnazione di nuove targhe e l’aggiornamento dei documenti del veicolo.
Per avviare la pratica, è necessario presentare:
- Carta di circolazione e certificato di proprietà;
- Le vecchie targhe;
- Il modulo DTT2119 (scaricabile online o presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista);
- La richiesta di rinnovo iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Il costo complessivo della re-immatricolazione è di circa 140 euro, suddivisi tra tasse ACI, bolli e spese per la nuova targa. Chi si affida a un’agenzia di pratiche auto deve considerare un costo aggiuntivo.
Ma cosa succede nel periodo in cui si è in attesa della nuova targa? Il Codice della Strada permette di circolare temporaneamente, a patto che sul veicolo venga applicato un pannello sostitutivo con i dati della vecchia targa, scritto con caratteri identici all’originale.
Dunque, se la targa della tua auto è danneggiata o illeggibile, non sottovalutare il problema: oltre al rischio di multa, potresti trovarti impossibilitato a circolare legalmente.