Il piano di convalescenza di Papa Francesco dopo le dimissioni dal Gemelli. Il percorso di ripresa sarà piuttosto lungo.
In queste ore sono stati svelati i due momenti critici vissuti da Papa Francesco durante il ricovero al Gemelli durato 38 giorni. Adesso, per il Pontefice, a seguito delle dimissioni dall’ospedale, è previsto un lungo percorso di ripresa che lo vedrà in “lockdown” forzato a Santa Marta per almeno sessanta giorni. Bergoglio sarà assistito da pochi fidati medici e assistenti e continuerà a gestire le questioni “a distanza”.

Il lockdown di Papa Francesco a Santa Marta
L’intero mondo ha fatto un vero e proprio sospiro di sollievo quando Papa Francesco si è affacciato dall’ospedale Gemelli a salutare i fedeli e, successivamente, è stato dimesso dopo ben 38 giorni di ricovero. Adesso, per il Pontefice inizia una nuova lunga fase, quella del recupero e della convalescenza che lo obbligherà ad un “lockdown” di almeno due mesi.
Stando alle informazioni su Bergoglio, il Papa sarà costretto a rimanere confinato al secondo piano di Santa Marta per recuperare pienamente la forma ottimale. Con lui ci saranno poche persone tra assistenti e infermieri che si alterneranno giorno e notte per garantirgli la corretta assistenza. Nel dettaglio, sarà la stanza 201 dell’albergo vaticano, quella destinata al Pontefice e alle sue terapie.
Chi può frequentare Bergoglio
Da quanto filtra, oltre ai collaboratori più stretti della Segreteria di Stato, per i dossier di governo più urgenti, alla stanza del Papa a Santa Marta vi avranno accesso solo i due segretari, i due infermieri personali, altri infermieri di sostegno dal Gemelli e il personale necessario della Domus. Inoltre, l’équipe medica della direzione di Sanità e igiene del Vaticano resta a disposizione in ogni momento della giornata.
Come sottolineato dal Corriere della Sera, di fondamentale importanza per Bergoglio saranno le figure degli anestesisti-rianimatori per calibrare l’ossigenazione, così come importanti saranno gli infettivologi per la terapia farmacologica e i fisioterapisti. Infatti, il Papa sta continuando gli esercizi di fisioterapia respiratoria e motoria. In questo senso, il Pontefice verrebbe fatto camminare con un deambulatore e starebbe piano piano imparando tecniche per rendere più efficace la respirazione, in modo da recuperare anche la voce e riprendere a parlare con meno affanno per i vari impegni.