Caos Sampdoria dopo il derby perso: Evani nuovo allenatore, Mancini torna da dirigente con Lombardo come vice. Ecco i dettagli.
A sei giornate dalla fine del campionato, la Sampdoria è sull’orlo del baratro, Mancini può essere l’uomo della provvidenza ma non come allenatore. La sconfitta nel derby contro lo Spezia ha avvicinato i blucerchiati alla retrocessione in Serie C, scatenando l’ira dei tifosi. Scene di tensione al termine della partita: il pullman della squadra è stato bloccato per ore nel parcheggio dello stadio, con la polizia a presidiare l’area. A Bogliasco, il centro sportivo, sono apparse scritte minacciose contro squadra e dirigenza.
Crisi profonda in casa Sampdoria
La società, per evitare ulteriori contestazioni, ha deciso di non far rientrare la squadra a Genova, mandandola direttamente in ritiro. L’obiettivo è isolare il gruppo e preparare al meglio la sfida delicatissima di sabato contro il Cittadella, in programma a Marassi.
Semplici esonerato, rivoluzione tecnica: Evani in panchina
Con appena 15 punti in 16 partite, frutto di due vittorie, nove pareggi e cinque sconfitte, il destino di Leonardo Semplici era ormai segnato. L’iniziale tentativo di affidare la panchina a Beppe Iachini è sfumato: il tecnico ha rifiutato per l’assenza di garanzie future.
Ma proprio in questo momento critico è maturata una svolta inattesa e carica di significato. La Sampdoria ha scelto Alberico Evani come nuovo allenatore. Figura storica nel calcio italiano, Evani è stato il vice di Roberto Mancini in Nazionale dal 2018 al 2023, partecipando al trionfo di Euro 2020.
Ed è qui che arriva il colpo di scena: Roberto Mancini tornerà in blucerchiato, non in panchina ma come capo dell’area tecnica. Una scelta dettata dal cuore, come ha confermato lui stesso in un messaggio rivolto ai vecchi compagni dello storico scudetto del 1991: “Seguo sempre la Samp. Mi dispiace molto e sono preoccupato. Spero proprio che riesca a salvarsi”.
Con Evani ci sarà anche un altro grande ritorno: Attilio Lombardo, che vestirà i panni di vice allenatore.
Una mossa che sa di disperazione ma anche di orgoglio: la Sampdoria affida la sua salvezza a tre uomini simbolo della sua storia, nel tentativo estremo di evitare il crollo definitivo.
