Il Milan valuta Igli Tare come nuovo direttore sportivo: con lui, Massimiliano Allegri torna in corsa per la panchina rossonera.
In casa Milan si respira aria di cambiamento. Dopo una stagione altalenante, segnata da prestazioni non sempre all’altezza delle ambizioni europee e da un feeling mai del tutto sbocciato tra squadra e tecnico, la dirigenza rossonera ha deciso di intervenire in maniera decisa. Il primo nodo da sciogliere riguarda la figura del nuovo direttore sportivo, figura centrale per pianificare il futuro tecnico e sportivo del club.

Un nuovo ciclo in vista per il Milan
Le ultime indiscrezioni portano a un nome ben noto nel panorama calcistico italiano: Igli Tare, ex dirigente della Lazio, libero dopo l’esperienza conclusa nel club biancoceleste. La sua candidatura ha subito acquisito forza all’interno dell’ambiente rossonero, soprattutto per il tipo di visione e competenza che porterebbe all’interno dell’organizzazione.
Il ritorno possibile di Massimiliano Allegri
La scelta del nuovo allenatore è strettamente legata alla nomina del direttore sportivo. Se sarà Tare a prendere il comando dell’area tecnica, uno dei nomi in cima alla lista per guidare la squadra è quello di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, dopo una stagione complicata alla Juventus, in cui ha vinto solo la Coppa Italia e ottenuto il minimo sindacale in Champions League, è pronto a rimettersi in gioco.
Allegri non è nuovo all’ambiente rossonero: ha già allenato il Milan tra il 2010 e il 2014, vincendo uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. La sua conoscenza profonda del campionato italiano e la capacità di lavorare con giovani di talento rappresentano due elementi che si sposano perfettamente con il progetto attuale della società.
Il dialogo previsto tra l’amministratore delegato Giorgio Furlani e Igli Tare sarà decisivo. In caso di esito positivo, Massimiliano Allegri potrebbe tornare in sella al Milan, favorito anche dall’uscita di scena di Antonio Conte – che era legato a doppio filo con Fabio Paratici, ora fuori dai giochi. La nuova era rossonera potrebbe quindi ripartire da due figure con esperienza e ambizione, pronte a riportare il club ai vertici del calcio italiano ed europeo.