Un enorme “buco” sul Sole punta dritto alla Terra: lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta, è previsto del vento solare.
Dopo la tempesta del 16 aprile, un immenso “buco” si è aperta sul Sole e sta scagliando un flusso di plasma direttamente verso la Terra. Gli esperti prevedono che il 21 aprile, giorno di Pasquetta, il nostro pianeta sarà colpito dal vento solare, con possibili effetti su tecnologie e sistemi elettrici. Diramata l’allerta per una tempesta geomagnetica di intensità moderata.

Cosa sono i buchi coronali
I buchi coronali – come riportato da Fanpage – sono regioni dell’atmosfera esterna del Sole, note come corona, che appaiono più scure se osservate ai raggi X o in ultravioletto estremo. La dottoressa Valentina Penza, del Gruppo Solare dell’Università di Tor Vergata di Roma, ha spiegato che “sono delle strutture che sembrano scure se si osserva il Sole ad alte energie, quindi raggi X e ultravioletto estremo“. In queste zone “il plasma è un po’ più freddo e un po’ meno denso“. Questa particolare apertura permette al vento solare di fluire liberamente nello spazio.
L’allerta dal Sole per il giorno di Pasquetta
Il fenomeno attualmente in corso, aggiunge Fanpage, riguarda un buco coronale con un diametro di centinaia di migliaia di chilometri, equivalente a decine di pianeti Terra affiancati. Questa struttura si trova nella porzione meridionale e centrale del disco solare ed è rivolta direttamente verso il nostro pianeta, il che comporta che il flusso di vento solare sia indirizzato frontalmente verso la Terra.
Secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA, l’impatto con il flusso di particelle cariche è previsto per il 21 aprile, giorno di Pasquetta. È stata quindi diramata un’allerta per una tempesta geomagnetica di classe G2, definita come “moderata“.
Le tempeste solari di questo livello possono causare problemi di tensione ai sistemi energetici nelle regioni ad alta latitudine e, qualora persistenti, possono anche danneggiare i trasformatori. Inoltre, potrebbero verificarsi anomalie nei satelliti. Tali tempeste possono perfino influenzare il comportamento migratorio degli animali che si orientano con la magnetoricezione.