Gli ultimi istanti coscienti di Papa Francesco prima del coma: il saluto con la mano e il “grazie” all’infermiere Massimiliano Strappetti.
Negli ultimi attimi prima di entrare in coma, Papa Francesco ha compiuto un gesto che rimarrà nella memoria di chi gli è stato vicino: ha alzato la mano in segno di saluto verso il suo infermiere personale, Massimiliano Strappetti. Una scena sobria ma carica di calore, raccontata dai media vaticani e riportata da Today come l’ultimo segno di coscienza del Pontefice, in contrapposizione con le prime immagini della salma del Santo Padre.

Papa Francesco e il “grazie” per averlo riportato in piazza
Poche ore prima di perdere conoscenza, Papa Francesco aveva rivolto a Massimiliano Strappetti anche le sue ultime parole: “Grazie per avermi riportato in piazza“. Un ringraziamento che si riferisce all’uscita pubblica concessagli durante la domenica di Pasqua.
In quell’occasione, infatti, non solo ha impartito la tradizionale benedizione urbi et orbi, ma ha anche voluto compiere un giro in papamobile, avvicinandosi ai fedeli. Un momento che, oggi, viene letto come un simbolico addio. Il Pontefice, secondo quanto riportano i media vaticani, prima di quella uscita aveva chiesto all’infermiere: “Credi che possa farlo?“, mostrando ancora una volta la sua totale fiducia nell’uomo che per anni lo ha assistito.
Un’infermiere che non era solo un professionista, ma una figura su cui Bergoglio contava profondamente, tanto da nominarlo “assistente sanitario personale“, una carica mai attribuita prima nella storia della Chiesa.
L’ultimo gesto prima del coma
Secondo le fonti vaticane, Papa Francesco si è svegliato alle 5.30 di lunedì mattina. Poco dopo, sono comparsi i primi segnali del malore. Accanto a lui, come sempre, c’era Massimiliano Strappetti. Dopo un breve momento di lucidità, il Santo Padre ha rivolto al suo infermiere un saluto con la mano. Subito dopo questo gesto, il Pontefice è entrato in coma nella sua stanza presso la residenza di Santa Marta. “Non ha sofferto, è avvenuto tutto rapidamente“, raccontano le persone che gli erano accanto.