Anche Massimo D’Alema ha voluto dare un suo ricordo di Papa Francesco andando a confermare un pensiero già avanzato in passato.
A seguito della morte di Papa Francesco sono stati diversi i personaggi, anche del mondo politico, a voler ricordare il Pontefice. In questo senso spicca un’intervista al Corriere della Sera da parte di Massimo D’Alema che ha confermato quanto detto in passato a proposito di un Bergoglio come “leader della sinistra”, un pensiero che ha già portato Matteo Renzi ad esporsi, ma in modo contrario.

Massimo D’Alema e Papa Francesco “leader della sinistra”
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera di cui vi riportiamo solo alcuni passaggi, D’Alema ha confermato quanto detto in passato a proposito di Papa Francesco definito “il principale leader della sinistra, nel modo più significativo“.
“Una definizione invecchiata bene? Direi di sì”, ha risposto l’ex Premier. “La storia dei sette anni successivi non ha fatto altro che confermare il mio pensiero di allora. Ovviamente la mia era una battuta, anche perché a papa Francesco non avrebbe fatto piacere essere definito un leader ‘della sinistra’ o ‘di sinistra’”, ha precisato D’Alema.
“Ma due cose sono certe. La prima è che è stato senz’altro un Papa progressista, nel senso più largo del termine; la seconda è che sì, il suo messaggio ha dato corpo ad alcuni dei valori costitutivi della sinistra, che si trovano anche nel Vangelo: giustizia sociale, lotta alla povertà, lotta per la pace”.
Parlando sempre del “messaggio progressista” del Papa, D’Alema ha spiegato come secondo lui sia destinato “senz’altro a rimanere”. Motivando tale certezza, l’ex Premier ha detto: “Papa Francesco ha colto meglio di tutti gli altri leader occidentali un tema di fondo: il centro del mondo non siamo più noi. Per tantissime ragioni, demografiche ed economiche, sarà un’altra la parte del pianeta destinata a essere protagonista dei decenni che verranno; ed è su quella parte del pianeta, su quelle che noi consideriamo ‘periferie’, che il pontificato di Bergoglio si è concentrato con maggiore attenzione […]”.
La crisi della sinistra e i temi affrontati da Bergoglio
Tornando ai legami con i pensieri della sinistra, D’Alema ha poi aggiunto: “Malgrado su alcune questioni che stanno a cuore alla sinistra papa Bergoglio sia stato rigido, penso per esempio all’aborto, parliamo di un pontefice che ha avuto una capacità senza precedenti di parlare ai laici e ai non credenti. Credo che la differenza, in questo, l’abbia fatta il coraggio. A cominciare da quello delle parole. Papa Francesco ha detto ciò che si sentiva in dovere di dire senza avere paura di sembrare radicale, senza avere paura di apparire divisivo”.
Precisando meglio le sue parole, il volto politico ha aggiunto: “Sulla questione dell’Ucraina, senza che questo assomigliasse mai a una sorta di giustificazione dell’aggressore russo, non ha avuto paura di dire che nella crisi che si è venuta a determinare c’era una sorta di corresponsabilità storica del mondo occidentale”.