A Lanciano durante il 25 aprile: un’auto investe il corteo dell’Anpi. Un ex carabiniere muore sul colpo, ferite altre persone.
In una giornata in cui tutta l’Italia si è raccolta per celebrare la Festa della Liberazione, con le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a fare da cornice, a Lanciano un’auto ha travolto la folla. L’incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 10.30, quando una vettura ha colpito i partecipanti di un corteo dell’Anpi, causando la morte di un uomo e altre persone sono state ferite.

Auto travolge un corteo del 25 aprile: un morto e feriti
La manifestazione dell’Anpi, come riportato da Il Messaggero, aveva appena concluso il momento commemorativo al monumento degli Eroi Ottobrini e si stava spostando verso piazza Plebiscito per proseguire con le celebrazioni.
In quel momento, una Lancia Musa grigia ha travolto i pedoni. Il veicolo, guidato da un uomo di 80 anni, è prima finito contro un’auto in sosta e poi contro il gruppo di persone. Due dei pedoni investiti sono stati scaraventati in aria con violenza.
Uno di loro, un ex carabiniere di 81 anni, è morto sul colpo. Una donna è rimasta ferita ed è stata trasportata all’ospedale di Lanciano, mentre altri hanno riportato ferite meno gravi. Sul posto sono subito intervenuti carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze ed elicottero del 118 per i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area.
Secondo quanto riferito dal sindaco di Lanciano all’Adnkronos, l’uomo alla guida potrebbe aver perso il controllo del mezzo per un malore: “Era diabetico, hanno ipotizzato che avesse avuto un calo ipoglicemico. In realtà (…) stava bene“. Lo stesso conducente avrebbe gridato più volte: “Mi si sono rotti i freni“.
Il racconto dei testimoni
Maria Saveria Borrelli, presidente dell’Anpi di Lanciano, ha raccontato all’Adnkronos lo spavento provato: “Ci stavamo spostando a piedi per raggiungere la manifestazione istituzionale e abbiamo sentito il botto”. La sua prima reazione è stata di puro terrore: “All’inizio pensavamo fosse una bomba“.
Anche il sindaco ha confermato: “Doveva entrare il gonfalone e stavamo per cantare l’inno di Mameli quando mi hanno chiamato per comunicarmi la morte dell’uomo investito. Dovevo fare il mio discorso ma non me la sono sentita e ho ritenuto di dover interrompere tutto“.