Missili antinave NMESIS nelle Filippine, gli Usa sfidano la Cina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Missili antinave NMESIS nelle Filippine, gli Usa sfidano la Cina

portaerei Usa

Gli Usa schierano missili antinave NMESIS nelle Filippine per contrastare la portaerei cinese Shandong nel Mar Cinese Meridionale.

Negli ultimi anni il Mar Cinese Meridionale è diventato il teatro principale della rivalità tra USA e Cina, con tensioni sempre più evidenti e frequenti dimostrazioni di forza. In questa complessa scacchiera geopolitica, le Filippine assumono un ruolo chiave grazie alla loro posizione strategica sulle rotte marittime che collegano l’Oceano Pacifico con il continente asiatico. Proprio in questa area, gli Stati Uniti hanno recentemente avviato una nuova esercitazione militare, mettendo in campo sistemi d’arma avanzati che hanno rapidamente attirato l’attenzione internazionale.

Aereo da guerra, caccia
Aereo da guerra, caccia

Le Filippine come punto strategico nel Pacifico

La crescente assertività di Pechino nella regione ha spinto Washington a rafforzare significativamente la propria presenza militare nell’arcipelago filippino. Non è un caso che le Filippine rappresentino, assieme a Taiwan e Giappone, una prima linea di difesa contro le ambizioni cinesi. Contribuendo a formare una barriera militare che ostacola l’espansione di Pechino verso il Pacifico.

In particolare, l’isola di Batan, situata vicino allo Stretto di Luzon, è diventata cruciale per la strategia americana. Da qui, gli Stati Uniti hanno dato inizio all’esercitazione militare denominata “Balikatan 2025”. Utilizzando per la prima volta un sofisticato sistema missilistico destinato a intercettare e neutralizzare obiettivi navali nemici.

NMESIS, il nuovo deterrente contro la portaerei cinese

Durante l’esercitazione, gli Stati Uniti hanno schierato il potente sistema missilistico antinave NMESIS (Naval-Marine Expeditionary Ship Interdiction System). Questo sistema, basato su piattaforme terrestri telecomandate, è in grado di lanciare missili con precisione contro navi nemiche a distanze superiori a 100 miglia nautiche. La scelta di posizionare questo strumento sull’isola di Batan non è stata casuale: rappresenta infatti una chiara risposta alle recenti manovre della portaerei cinese CNS Shandong, avvistata proprio in acque limitrofe mentre effettuava esercitazioni di forza nel Mar delle Filippine.

La presenza del sistema NMESIS ha aumentato significativamente la tensione tra Washington e Pechino, con gli Stati Uniti determinati a inviare un chiaro messaggio alla marina cinese: le ambizioni territoriali della Cina incontreranno una resistenza sempre più decisa. A conferma di questo impegno, già dall’aprile 2024, nelle Filippine è stato stanziato un ulteriore sistema missilistico avanzato. L’US Army Mid-Range Capability, progettato anch’esso per la difesa marittima e terrestre. Un’ulteriore prova di come gli Stati Uniti siano intenzionati a mantenere il controllo strategico nel Pacifico, sfidando apertamente l’espansione navale della Cina.

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ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2025 12:15

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