Crisi India-Pakistan: escalation nucleare e rischio guerra
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crisi India-Pakistan: si può arrivare alla bomba nucleare, la guerra che può decidere il mondo

bomba atomica

Come le tensioni storiche tra India e Pakistan rischiano di trasformarsi in una crisi nucleare globale, dopo l’attentato del 22 aprile.

Quando nel 1947 il Regno Unito si ritirò dal subcontinente indiano, nacquero due nuovi Stati: l’India a maggioranza indù e il Pakistan a maggioranza musulmana. La “Partizione” fu brutale: 15 milioni di persone furono costrette a migrare e più di un milione morì in massacri settari. Uno degli epicentri del conflitto divenne il Kashmir, una regione strategica e a maggioranza musulmana, ma annessa all’India. Da quel momento, la tensione non si è mai sopita, portando a tre guerre e a numerosi conflitti minori.

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Una rivalità nata dal tramonto dell’Impero britannico

Oltre alla rivalità territoriale, le relazioni tra India e Pakistan hanno assunto un profilo sempre più complesso: religioso, politico, economico e soprattutto militare, a causa del possesso di armamenti nucleari da parte di entrambi i Paesi. La “linea di controllo” che attraversa il Kashmir è una ferita ancora aperta, dove il fuoco incrociato e gli scontri armati restano all’ordine del giorno.

L’attentato del 22 aprile e il rischio di escalation nucleare

Il recente attacco terroristico del 22 aprile, che ha provocato la morte di ventotto turisti indiani, ha riacceso le fiamme della tensione. Rivendicato dal gruppo “Resistance Front”, considerato vicino al Pakistan, l’attentato ha spinto Nuova Delhi a risposte dure. Oltre alle consuete misure diplomatiche e alla chiusura dei confini, l’India ha preso una decisione gravissima: la sospensione dell’accordo del 1960 sulla condivisione delle acque del fiume Indo.

Questo trattato, che per decenni aveva garantito l’accesso condiviso all’acqua tra i due Paesi, rappresentava uno dei pochi punti di cooperazione. Minacciare di bloccare il flusso del fiume significa mettere in ginocchio l’agricoltura e l’approvvigionamento idrico del Pakistan, una mossa che Islamabad ha definito senza mezzi termini “un atto di guerra”.

In un contesto già instabile e segnato dalla presenza di armi nucleari, il rischio di una nuova guerra — e questa volta potenzialmente catastrofica — non è mai stato così reale.

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ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2025 18:45

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