Maxi-blackout nessuna causa viene esclusa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Blackout in Spagna, Portogallo e Francia: collasso tecnico o attacco?

blackout

Oltre 50 milioni di persone al buio. Tra spiegazioni atmosferiche e sospetti di sabotaggio, l’Europa scopre la fragilità della sua rete elettrica.

Che cosa ha provocato il blackout elettrico in Spagna, Portogallo e parte della Francia? Staccare la corrente a tre nazioni, lasciando al buio oltre 50 milioni di persone, non è cosa da poco. Se non è stato un collasso tecnologico straordinario, l’alternativa è un complotto realizzato da menti diaboliche e tecnologicamente ben organizzate. In entrambi i casi, non è chiaro quale sia l’ipotesi più inquietante.

La risposta ufficiale è attesa dal governo spagnolo, ma gli eventi del 28 aprile superano i confini della Penisola Iberica. La portata della crisi, la minaccia per la sicurezza pubblica e lo spettacolo grottesco del panico collettivo esploso in poche ore hanno messo in allarme anche il resto d’Europa.

Il blackout del 28 aprile, più ancora dello stop al gas russo, ha spaventato la popolazione e riaperto il dibattito sulla reale (in)sicurezza energetica del continente. Ma soprattutto ha messo in luce l’opacità delle istituzioni e la scarsa trasparenza delle authority sulle vere vulnerabilità della rete elettrica europea.

Maxi-blackout in Spagna e Portogallo, nessuna causa viene esclusa

Nel buio informativo delle istituzioni, l’unica certezza sembra essere l’origine dell’interruzione: la Spagna. Qui si sono verificate “oscillazioni anomale nelle linee ad alta tensione”, secondo quanto dichiarato sia da Red Eléctrica (REE), il gestore spagnolo, sia dalla portoghese REN. Un raro fenomeno atmosferico, hanno spiegato, avrebbe contribuito alla crisi: una “variazione atmosferica indotta” ha generato picchi che hanno causato errori di sincronizzazione tra i sistemi. A cascata, si sono verificate perturbazioni nell’intera rete elettrica interconnessa europea.

In altre parole, “variazioni estreme di temperatura” possono mandare in tilt anche una delle reti più evolute d’Europa, e potenzialmente qualsiasi altra rete esposta a fenomeni simili. La spiegazione, pur essendo tecnica, lascia aperti molti interrogativi: cosa significa davvero “variazione atmosferica indotta”? Il termine è tanto generico quanto inquietante.

Chi avrebbe mai immaginato che una sorta di “virus elettrico” di origine naturale potesse paralizzare un’intera nazione e contagiare quelle vicine, generando un effetto domino di caos e paura? Abbiamo scoperto solo ora che blackout catastrofici come quello spagnolo, seppur rari, possono verificarsi ovunque la temperatura dell’aria cambi bruscamente, provocando movimenti irregolari e fluttuazioni anomale nelle linee di trasmissione.

Le autorità spagnole hanno definito l’evento una “corrente zero” (CZ): si tratta di un blackout totale, un collasso della rete che va riavviata gradualmente partendo da zero. È uno scenario raro nei paesi ad alta infrastruttura tecnologica. Ma ora non lo è più per nessuno.

Come abbiamo imparato con la crisi del gas russo, per fermare un Paese basta spegnergli la luce. E dove non arrivano gli hacker russi, cinesi o i pirati del web, può arrivare la natura. Basta esserne consapevoli.

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ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2025 13:14

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