Giulia Cecchettin: l'appello del padre Gino ai rapper sui testi
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Giulia Cecchettin: l’ultimo appello del padre Gino ai rapper

Giulia Cecchettin murales

Il padre della compianta Giulia Cecchettin, Gino, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ha mosso un appello ai rapper e alla musica italiana.

A seguito delle motivazioni sulla sentenza ai danni di Filippo Turetta, killer di Giulia Cecchettin, aveva fatto molto parlare lo sfogo della sorella della vittima, Elena. Ora, all’interno della famiglia della compianta ragazza ci ha pensato il padre, il signor Gino, a parlare di nuovo per mandare un appello ai rapper e, in generale, alla musica nostrana.

Gino Cecchettin
Gino Cecchettin – newsmondo.it

L’appello di Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin

Un vero e proprio appello al mondo della musica con particolare focus ai rapper italiani. Questa la mossa decisa da parte di Gino Cecchettin, padre della povera Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Il genitore ha chiesto una maggiore responsabilità nei contenuti dei brani, con l’obiettivo di eliminare messaggi misogini e violenti. Le parole dell’uomo sono arrivate a seguito dell’iniziativa della partecipazione della Fondazione Giulia all’Aperyshow Charity Event, che si tiene ad Arsego, in provincia di Padova.

La richiesta ai rapper

Come riferito a La Stampa, Cecchettin ha scelto di rivolgersi direttamente ad alcuni artisti che avrebbero dovuto prendere parte all’evento di beneficenza promosso appunto dalla Fondazione legata al nome della povera Giulia. “Ho scritto direttamente ai cantanti coinvolti per dire che non vogliamo criticare le persone, ma solo invitare tutti a usare parole d’amore e di comprensione invece che parole di odio”.

“Di fronte all’elenco dei cantanti che si sarebbero esibiti sul palco, mi sono reso conto che alcuni di loro in passato avevano scritto testi misogini e non rispettosi delle donne”. Da qui la scelta del signor Gino di dare qualche consiglio semplice “in un vademecum: evitare gli stereotipi, la romanticizzazione della violenza o linguaggi tossici nei testi delle canzoni. E poi abbiamo inviato delle indicazioni anche alle case discografiche, per promuovere le pari opportunità, la sicurezza e l’inclusione nel mondo della musica”.

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ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2025 12:23

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