Uomo uccide e smembra la sua coinquilina: lascia i resti in un cimitero
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Uomo uccide e smembra la sua coinquilina: lascia i resti in un cimitero

Scena del crimine nastro polizia

Un uomo di 68 anni è stato arrestato, accusato di aver ucciso e smembrato la sua coinquilina, lasciando poi i resti vicino a un cimitero.

La quiete della piccola comunità di Groton, nel Connecticut, è stata turbata nelle ultime settimane da una scoperta macabra e inquietante per colpa di un uomo. Una vicenda che, inizialmente segnata dal mistero, ha tenuto col fiato sospeso gli abitanti della zona. Tutto è cominciato quando, il 19 marzo scorso, una chiamata apparentemente banale ha fatto precipitare gli eventi, sconvolgendo l’intera cittadina.

Un passante, infatti, aveva segnalato alla polizia la presenza di una valigia nera, abbandonata da diverse settimane accanto a due bidoni della spazzatura, vicino all’ingresso di un cimitero. La curiosità dell’uomo aveva lasciato presto spazio all’orrore quando, avvicinandosi, ha percepito un forte odore di decomposizione. All’arrivo degli agenti, la situazione si è rapidamente aggravata: nella valigia giaceva infatti il torso di una donna.

Scena del crimine
Scena del crimine

La lenta indagine per risalire alla vittima

Le autorità hanno subito avviato le indagini, riscontrando tramite analisi e testimonianze che la valigia era stata abbandonata tra il 13 e il 18 febbraio. Nonostante le difficoltà iniziali nel dare un’identità alla donna, l’autopsia ha chiarito che si trattava di un omicidio. La vittima, una donna di età compresa tra 40 e 60 anni, presentava segni particolari che facevano pensare alla sindrome di Turner.

Il mistero dell’identità ha avuto una svolta quando, il 16 aprile, una donna ha contattato l’FBI. Sospettando che la vittima fosse sua sorella, scomparsa da mesi senza lasciare traccia. Una serie di verifiche e confronti con il DNA hanno confermato l’ipotesi: la vittima era Suzanne Wormser, di 58 anni.

La confessione e l’arresto del sospettato

La svolta decisiva nelle indagini è arrivata dopo che i sospetti si sono concentrati sul coinquilino della vittima, il 68enne Donald Coffel, con precedenti segnalazioni per tentativi di suicidio. Un sopralluogo nell’appartamento condiviso con Suzanne ha permesso di trovare tracce evidenti del crimine: coltelli sporchi di sangue, prodotti per la pulizia e una mazza da baseball insanguinata.

Solo dopo numerosi interrogatori e il riscontro di un testimone, Coffel ha confessato il crimine. Ammettendo di aver colpito la donna con una mazza da baseball e di averla tenuta in casa per oltre una settimana prima di smembrarla e disfarsi dei resti.

Coffel è stato arrestato con accuse di omicidio, manomissione di prove e occultamento di cadavere. Ora rischia una condanna pesante, con una cauzione fissata a 1 milione di dollari. La polizia ha espresso profondo cordoglio alla famiglia Wormser per la perdita subita.

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ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2025 13:06

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