F1, Antonelli: “Sempre più controllo, ma so che c’è ancora tanto da fare”
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F1, Antonelli: “Sempre più controllo, ma so che c’è ancora tanto da fare”

Andrea Kimi Antonelli

Kimi Antonelli traccia un bilancio positivo delle sue prime gare in Formula 1 e si prepara alla sfida di Miami.

Sono passati appena due mesi dal debutto di Kimi Antonelli in Formula 1, ma per il giovane pilota della Mercedes questi sessanta giorni sono stati un concentrato di emozioni, sfide e crescita personale. Dal primo test a Sakhir fino all’ultimo Gran Premio, Antonelli ha affrontato un vero e proprio percorso ad ostacoli, fatto di piste sconosciute, strategie complesse e pressioni tipiche del Circus.

Lewis Hamilton, Mercedes, 2024
Lewis Hamilton, Mercedes, 2024

L’esordio da sogno e le prime sfide

“Il primo aspetto che sento di aver vissuto e messo da parte è il sogno dell’esordio in Formula 1, qualcosa che avevo immaginato dai tempi del karting e che oggi posso dire di aver realizzato. Aggiungo che non mi aspettavo di riuscire a farlo in così poco tempo, ma una combinazione di fattori ha accelerato i tempi”, ha raccontato il giovane talento, sottolineando l’importanza del traguardo raggiunto.

Nonostante l’entusiasmo iniziale, l’adattamento al mondo della Formula 1 non è stato immediato. Antonelli ha dovuto imparare rapidamente a gestire aspetti tecnici come i comandi al volante, le strategie di gara e la comunicazione con il team. Ogni weekend si è trasformato in un’opportunità di crescita, ma anche in una continua scoperta di quanto sia alto il livello richiesto per competere al vertice. “Gara dopo gara inizio a sentirmi sempre più a mio agio, inizio ad avere il controllo di ciò che faccio. La partenza, i comandi sul volante, la gestione della corsa, tutto inizia ad essere più familiare, mi accorgo di migliorare costantemente ma allo stesso tempo sento come il tempo passi velocemente”, ha spiegato Antonelli, riflettendo sui progressi ottenuti.

La sfida di Miami e l’importanza della qualifica

Ora, con cinque Gran Premi alle spalle, Antonelli guarda avanti con ambizione ma anche con autocritica. “Sono molto autocritico, quindi direi che il bilancio per ora è discreto, lo dico perché ci sono state molte cose positive ma anche tanti aspetti sui quali devo ancora lavorare e migliorare. Diciamo che sono abbastanza contento ma anche consapevole che c’è ancora un sacco da fare”, ha ammesso.

A Miami, il pilota italiano si troverà su una pista mai affrontata prima. Per prepararsi al meglio, ha trascorso ore al simulatore e ha preso parte agli hot lap per familiarizzare con il tracciato. “Almeno ho fatto qualche giro per vedere la pista reale”, ha sorriso, consapevole che ogni dettaglio può fare la differenza. La Mercedes sembra promettere bene su questo tracciato: “La nostra macchina sembra essere abbastanza forte nelle curve lente e in quelle a media velocità. Vedendo le caratteristiche di questa pista ci sono solo due curve veloci, per il resto sono tutte medio-lente, quindi credo che la nostra monoposto possa sposarsi bene complessivamente con questa pista, aggiungo anche che siamo anche abbastanza forti in trazione”.

Ma il nodo cruciale sarà la qualifica: “È fondamentale! L’ho capito bene in Bahrain, quando mi sono trovato nella posizione di dover rimontare posizioni. Quando ho avuto la possibilità di girare da solo non ci sono stati problemi nella gestione della gomma, lo dimostra bene la gara di Suzuka, ma a Sakhir ho capito bene cosa vuol dire girare nel traffico. Poter essere in aria pulita è tutta un’altra storia”. Con questa consapevolezza, Antonelli si prepara a un nuovo capitolo della sua avventura, deciso a mettere insieme ogni elemento per continuare a crescere e dimostrare il suo valore in Formula 1.

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ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2025 18:55

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