Von der Leyen e Macron puntano sui ricercatori: 500 milioni per attrarre talenti in Europa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Von der Leyen e Macron puntano sui ricercatori: 500 milioni per attrarre talenti in Europa

Ursula Von Der Leyen

Ursula von der Leyen annuncia 500 milioni per attrarre ricercatori in Europa. Macron investe altri 100 milioni per la Francia.

Negli ultimi anni, la competizione globale per attrarre ricercatori e innovatori si è intensificata, spingendo i principali attori internazionali a mettere in campo nuove strategie per trattenere e attrarre i migliori talenti, questo von der Leyen lo sa. L’Europa, da tempo consapevole della necessità di mantenere la propria leadership scientifica, si trova oggi a fronteggiare sfide importanti, tra fuga di cervelli e attrattività di altri continenti.

In questo contesto, si moltiplicano le iniziative volte a rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione europea. Non si tratta solo di investimenti finanziari, ma anche di riforme normative, semplificazioni burocratiche e nuove opportunità per startup e giovani scienziati. Tuttavia, la concorrenza è agguerrita: Stati Uniti, Cina e altre economie emergenti stanno aumentando i fondi destinati alla ricerca, offrendo prospettive allettanti a chi decide di varcare i confini europei.

Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen – newsmondo.it

Un piano per rendere l’Europa più competitiva

È in questo scenario che si inserisce l’annuncio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, che alla Sorbona di Parigi ha presentato un pacchetto di 500 milioni di euro per il biennio 2025-2027. «Proporremo un nuovo pacchetto di 500 milioni di euro per 2025-2027 per fare dell’Europa un polo di attrazione per i ricercatori. Ciò contribuirà a sostenere i più brillanti ricercatori e scienziati provenienti dall’Europa e da tutto il mondo. Intendiamo creare una nuova “super sovvenzione” della durata di 7 anni nell’ambito del Consiglio Europeo della Ricerca per offrire una prospettiva a lungo termine ai migliori», ha dichiarato.

Von der Leyen ha sottolineato l’importanza di una scienza “aperta e libera”, ribadendo: «Presenteremo una prima legge europea sull’innovazione e una strategia per le startup, per eliminare le barriere normative e di altro tipo, e per facilitare l’accesso al capitale di rischio per le startup. Dobbiamo rendere più facile e attraente venire in Europa per fare ricerca. Metteremo meglio in contatto i ricercatori con gli istituti di ricerca. Accelereremo il processo di ingresso sul sito e di permanenza in Europa».

«L’Europa ha fatto la sua scelta. Stiamo scegliendo di iniziare una nuova era di invenzione e ingegno. Abbiamo scelto di mettere la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia, al centro della nostra economia. Abbiamo scelto di essere il continente in cui le università sono i pilastri delle nostre società e del nostro stile di vita. Abbiamo scelto di essere il continente in cui l’innovazione è al servizio dell’umanità. Dove il talento globale viene accolto. Perché, come dimostra la storia della Sorbona e delle nostre eccellenti università, il progresso prospera su libertà, apertura e collaborazione. Il nostro messaggio è chiaro: Scegli la scienza. Scegliete l’Europa», ha concluso.

Macron rilancia, ma cresce l’irritazione italiana

Non è mancato il sostegno della Francia: sempre alla Sorbona, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato altri 100 milioni di euro per attrarre ricercatori stranieri. «All’opera per attirare ricercatori anche la Francia, che investirà 100 milioni di euro in più alla politica di attrattività per i ricercatori stranieri», ha affermato.

Macron ha poi criticato le restrizioni imposte altrove: «Denuncio tutti i diktat che consistono nell’affermare che un governo può vietare di ricercare questo o quello», riferendosi in particolare alla politica scientifica di Donald Trump, aggiungendo: «Nessuno può pensare che questa grandissima democrazia mondiale, il cui modello economico si basa così solidamente sulla scienza libera, farà un errore del genere».

Ma l’iniziativa non ha trovato tutti d’accordo. In Italia, il ministero dell’Università ha espresso irritazione per l’esclusione dal vertice: «Mentre gli altri annunciano l’Italia ha già agito», ha dichiarato il ministro Anna Maria Bernini, riferendosi al bando da 50 milioni di euro aperto lo scorso aprile per attrarre i cervelli in fuga.

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ultimo aggiornamento: 6 Maggio 2025 9:26

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