Evaristo Beccalossi: dal coma al risveglio dopo 47 giorni, il dramma
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Evaristo Beccalossi: dal coma al risveglio dopo 47 giorni, il dramma

Evaristo Beccalossi, ex campione dell’Inter, è rimasto in coma 47 giorni a causa di un’emorragia cerebrale. Si è risvegliato il 27 febbraio.

La vita di Evaristo Beccalossi, ex fantasista dell’Inter, è cambiata all’improvviso il 9 gennaio. Un amico, arrivato a casa sua per accompagnarlo a Pavia, lo ha trovato in uno stato confusionale. Era cosciente, ma qualcosa non andava. Come ha raccontato la moglie Danila al Corriere della Sera, “un suo amico che lo doveva accompagnare a Pavia arriva a casa sua e lo trova in stato confusionale. Evaristo era cosciente ma non tutto quello che diceva aveva un senso”.

Evaristo Beccalossi
Evaristo Beccalossi

La lotta per la vita e il sostegno degli affetti

La situazione è apparsa subito grave. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso della Poliambulanza di Brescia, è stato sottoposto a una TAC che ha evidenziato un’emorragia cerebrale. Da quel momento, il quadro clinico è peggiorato rapidamente.

Nei giorni successivi, Beccalossi è entrato in coma e ricoverato in terapia intensiva. I medici hanno avvertito la famiglia con parole che lasciavano poco spazio alla speranza: “ci dicevano: non sappiamo se arriva a domani”, ha ricordato Danila. Accanto a lui, ogni giorno, ci sono state la moglie e la figlia Nagaja, sostenute dall’affetto di amici storici come Bordon, Oriali, Serena e Altobelli, e da un videomessaggio del presidente della FIFA Gianni Infantino.

Il 27 febbraio, quando ormai il tempo sembrava sospeso, è arrivato il segnale tanto atteso: Beccalossi ha iniziato a svegliarsi. Un passo enorme, ma solo l’inizio di un percorso ancora lungo.

Un percorso in salita ma con il sorriso

Ora per Beccalossi si apre la sfida della riabilitazione, tra sedute in palestra e terapie quotidiane. La moglie, con un sorriso velato di fatica, ha raccontato: “è ancora lunga. Ma, come da giocatore, mica ha voglia di allenarsi. Quando deve andare in palestra sbuffa”.

In questi giorni, Beccalossi guarda le partite dell’Inter “a sprazzi sul telefonino” e non perde la passione per la sua squadra del cuore. Quando la figlia gli ha chiesto chi tra Inter e Barcellona sarebbe arrivata in finale, la risposta è stata secca: “Inter, ovvio”.

A due giorni dal suo 69° compleanno, Beccalossi affronta la sfida più difficile con la stessa determinazione che lo ha reso celebre in campo. E oggi, più che mai, il traguardo più importante è quello di tornare a vivere. Come riportato da sportmediaset.mediaset.it

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ultimo aggiornamento: 10 Maggio 2025 13:37

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