La proposta che riguarda Roberto Vannacci e la Lega: il Generale prossimo candidato “governatore” della Puglia. Cosa filtra.
Fresco di querelle televisiva con David Parenzo, il nome del Generale Roberto Vannacci è tornato in queste ore al centro delle vicende legate al mondo politico. In particolare, per quanto concerne il futuro della Lega in vista delle regionali in Puglia. Una particolare proposta arrivata da Napoleone Cera tramite il Corriere del Mezzogiorno sta facendo molto parlare.

La proposta di Napoleone Cera su Vannacci
Roberto Vannacci come candidato governatore in Puglia: la proposta è questa ed è arrivata direttamente da Napoleone Cera, consigliere regionale, fresco arrivato in casa Carroccio. Secondo Cera, il Generale potrebbe essere l’uomi giusto per rappresentare il centrodestra. “Se vogliamo vincere, dobbiamo offrire un’alternativa vera, radicale, non una copia più educata dell’avversario”, ha fatto sapere Cera parlando al Corriere del Mezzogiorno.
“La domanda da farsi non è se Vannacci è pugliese o no. La vera domanda è: chi ha rovinato la Puglia – e governa ancora – è pugliese o no? Se essere pugliese significa amministrare come Emiliano, Vendola e Decaro, allora lasciamo perdere la domanda sulla provenienza geografica”, le parole del consigliere.
Le reazioni
Al momento la proposta di Cera su Vannacci candidato governatore in Puglia ha visto diverse reazioni. Se da una parte la Lega non ha offerto particolari spunti, né in un senso né in un altro, la colazione della maggioranza, invece, sembra aver storto leggermente il naso. Il capogruppo in Regione di FdI, Renato Perrini, ha commentato sempre secondo il Corriere del Mezzogiorno: “Che io sappia non c’è stata alcuna valutazione da parte delle segreterie regionali sul nome di Vannacci. Detto questo, io sono convinto che il candidato debba essere un pugliese”.
Al momento il diretto interessato non si è sbilanciato sull’argomento. Attualmente Vannacci è europarlamentare del Carroccio e non ha mai commentato l’indiscrezione con tale proposta anche se, va detto, il nome del Generale è accostato un po’ dappertutto tra elezioni e incarichi.