Chiara, sorella della compianta Giulia Tramontano, uccisa da Alessandro Impagnatiello, confessa i sensi di colpa e non solo.
Alessandro Impagnatiello, killer di Giulia Tramontano e del bimbo che la ragazza portava nel suo ventre, ha fatto ricorso in appello. Una mossa che ha scatenato l’ira del padre della povera vittima e che ha fatto riflettere l’intera comunità. In queste ore, anche Chiara, sorella della compianta Giulia, ha preso parola e lo ha fatto in una intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato anche del suo libro, scritto proprio dopo la perdita della parente, dal titolo ‘Non smetterò mai di cercarti – Ogni parola è un passo verso di te, Giulia’.

Giulia Tramontano: il libro e la vita della sorella Chiara
Intervistata dal Corriere della Sera a margine dell’uscita del suo libro scritto per Giulia Tramontano, sua sorella Chiara ha spiegato: “I sensi di colpa te li porti dietro per sempre. Non c’è niente della mia vita che non mi riporti continuamente lì, a mia sorella uccisa… Se mi fermo, penso e pensare è un tormento. Perciò, da due anni, non mi siedo su un divano, non vedo un film e, se mi alleno, i trenta secondi di pausa fra un esercizio e l’altro sono insopportabili… Se poi per un attimo mi diverto, penso che è ingiusto verso Giulia che non c’è più”.
La vita di Chiara è cambiato da quando è morta sua sorella e anche la sua famiglia dove, però, non manca sempre uno spazio dedicato alla povera Giulia: “Il posto (a tavola ndr) fra me e mio fratello resta vuoto: vuoto perché non vogliamo dimenticare”.
I sensi di colpa e la lite per Impagnatiello
Nell’intervista al Corriere di cui vi riportiamo solo pochi stralci, Chiara Tramontano ha spiegato di essere tormentata dal fantasma del senso di colpa soprattutto perché prima che la giovane venisse uccisa da Impagnatiello, le due sorelle aveva litigato, proprio per colpa sua.
“Perché io e Giulia nell’ultimo mese avevamo litigato“, ha raccontato Chiara. “Non ci parlavamo da quando mi aveva detto che sarebbe andata a Ibiza con Alessandro. Venivano da un periodo di conflittualità, Giulia si era confidata con me e sapeva che in quella relazione non c’era nulla da salvare. Ma ha accettato quel viaggio per ‘ricucire’, senza confrontarsi con me. Mi sono arrabbiata e lei mi ha risposto che la vita era sua”.
La visione di Impagnatiello
Chiara ha tenuto a sottolineare anche alcuni aspetti strani di Impagnatiello che non l’hanno mai convinta veramente: “[…] Era assente, non accompagnava mai Giulia a Napoli, diceva che veniva e poi non veniva. Non sembrava uno che voleva costruire una famiglia, come sosteneva a parole. E mi sembrava manchevole di contenuti: con lui non sapevo mai di che parlare […]”.
La sorella di Giulia ha pure raccontato di alcuni momenti vissuti in Aula di Tribunale: “[…] C’è stato un momento in cui ci siamo sfiorati entrando in aula. Non ne vado fiera, ma ho passato in rassegna tutti i modi in cui avrei potuto fargli provare una piccola parte della sofferenza che ha inflitto a mia sorella. Gli ho solo rivolto uno sguardo di sfida e volevo che lui mi guardasse, ma ha tenuto gli occhi a terra. Ho provato una frustrazione che non era violenza, ma sconfitta umana”.