Colpo basso di Michele Santoro in diretta tv a ‘DiMartedì’ su La7: il commento su Giorgia Meloni e l’importanza della Premier a livello internazionale.
La dinamiche internazionali legate alle trattative di pace in Ucraina stanno vedendo nelle ultime ore alcuni sviluppi legati al possibile incontro tra Zelensky e Putin in Turchia. Di questo ma anche del ruolo giocato dai “volenterosi”, dalla Premier Giorgia Meloni e da Donald Trump ha parlato Michele Santoro a ‘DiMartedì’ su La7, lasciandosi andare a dei commenti piuttosto velenosi sulla Presidente del Consiglio italiana.

Michele Santoro e la guerra in Ucraina
Nel corso della trasmissione di La7, ‘DiMartedì’, è intervenuto come ospite di Giovanni Floris, Michele Santoro che ha analizzato la situazione in Ucraina, le possibili soluzioni del conflitto e il ruolo di Donald Trump oltre a quello della Premier italiana Giorgia Meloni in ambito geopolitico.
“La questione che noi non vogliamo affrontare non è tanto chi è stato l’invasore e chi è stato l’invaso. Ormai, francamente, lo abbiamo capito. È invece il ‘come se ne esce’ e il compito dei politici sarebbe di delineare questo”, ha esordito inizialmente Santoro.
L’affondo su Giorgia Meloni e i volenterosi
Le argomentazioni dell’ospite di ‘DiMartedì’ sono poi andate avanti con un affondo piuttosto deciso sulla Meloni: “Noi abbiamo un presidente del Consiglio che, nei nostri telegiornali, è la protagonista assoluta del film mondiale che noi stiamo vedendo. Se esci, però, dai telegiornali ti accorgi che conta molto poco e fa la valletta dello show di Trump, quindi sono due cose molto differenti”.
Tornando ai rapporti internazionali e gli interventi dei vari Macron, Stramer e gli altri leader europei, Santoro ha aggiunto: “Quei signori che si sono messi in posa, tutti insieme nella foto di famiglia, che si sono fatti fotografare su quel treno che viaggia verso il nulla… che cosa vogliono fare? Ma qualcuno glielo spiega alla gente? In qualche modo loro stanno cercando tutti i pretesti possibili per continuare la guerra. Macron perché non ha altra scelta se non quella di apparire come un Napoleone difensivo dell’Europa. Ne parlano, quando invece hanno fatto un asse privilegiato tra francesi e inglesi che sono quelli che hanno rotto con l’Europa, quindi di che Europa stiamo parlando?”, ha argomentato l’uomo.