Delitto di Garlasco: il verbale con le parole di Paola Cappa
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Chi dovete cercare”: le dichiarazioni sul delitto di Garlasco che fanno discutere

Alberto Stasi

Si riaccende il caso del delitto di Garlasco: spuntano le dichiarazioni di Paola Cappa, cugina della vittima, Chiara Poggi.

Ore potenzialmente decisive per il delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Saranno presto interrogati Alberto Stasi, in carcere con l’accusa di aver ucciso la ragazza, Andrea Sempio e il fratello della vittima, unico chiamato come testimone del caso. A far parlare, però, anche a margine dei recenti nuovi ritrovamenti e ricerche, sono le parole di Paola Cappa, una delle due cugine della Poggi, che a seguito dell’assassino aveva ben definito con le autorità dove si sarebbe dovuto indagare e su chi.

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Delitto di Garlasco: possibile svolta negli interrogatori

Le indagini sul delitto di Garlasco vanno avanti e tra poche ore potrebbero esserci delle novità importanti. Saranno, infatti, ascoltati Alberto Stasi, Andrea Sempio e Marco Poggi, per fare luce e chiarire alcune situazioni emerse anche di recente grazie a nuove perquisizioni e al ritrovamento di un martello nel canale di Tormello.

In questo senso, le domande che le forze dell’ordine faranno martedì ai tre uomini potrebbero cambiare gli scenari sulla povera Chiara Poggi, la giovane uccisa ormai nel lontano 13 agosto del 2007.

Le parole di Paola Cappa, cugina della Poggi

A destare particolare attenzione nelle ultime ore, anche alla luce dei possibili risvolti degli interrogatori previsti, sono le parole di una delle due cugine Cappa, Paola. Il Tempo, infatti, ha evidenziato le dichiarazioni della donna messe a verbale poche ore dopo la scoperta dell’omicidio di Chiara Poggi.

Nello specifico, come spiegato appunto da Il Tempo, la Cappa aveva fornito, il 15 agosto 2007, alle 17.30, delle informazioni potenzialmente importanti: “Per quanto saputo dalla stampa e dalla tv mia cugina è stata colpita alla testa probabilmente con un alare del camino o con altri oggetti reperiti in casa”, erano state alcune delle parole della cugina della vittima.

“Voglio aggiungere che dovete cercare l’omicida tra i suoi ex colleghi di Pavia e gli attuali di Milano, in quanto secondo me ha potuto avere delle avance non corrisposte da qualche uomo che non ha accettato il rifiuto facendosene una vera fobia e, studiate le abitudini della Chiara, in questa settimana ha agito d’impulso”.

Va sottolineato come, per il momento, le gemelle Cappa non siano indagate per il delitto e che forniranno il profilo genetico solo nel caso in cui dalle analisi sui reperti mai esaminati della scena del crimine dovesse emergere la presenza di DNA femminile.

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2025 11:00

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