Delitto di Garlasco: trovate sei impronte ignote accanto al corpo di Chiara Poggi e cinque sul portone d’ingresso.
Nel corso della giornata odierna, a riaccendere l’attenzione sul caso del delitto di Garlasco, è stata la madre di Alberto Stasi. La donna ha scelto di rompere il silenzio su Andrea Sempio e sulla famiglia Poggi. Ma il vero elemento di svolta arriva dalla nuova consulenza disposta dalla Procura di Pavia.
Secondo quanto emerso e riportato da Fanpage, oltre alla nota impronta numero 33 attribuita ad Andrea Sempio, sul muro vicino al corpo di Chiara Poggi sono state rinvenute sei impronte “comparabili“. Sono rimaste senza identità, non appartenenti a nessuna delle persone finora coinvolte nel caso.

Garlasco, cinque impronte ignote sul portone d’ingresso
Oltre alle tracce trovate sulle pareti interne, gli esperti della Procura hanno riscontrato cinque impronte “comparabili” ma ignote anche sulla superficie esterna ed interna del portone d’ingresso della villetta.
Tra queste, particolare attenzione è stata dedicata all’impronta numero 10. Localizzata sulla “superficie interna del portone di ingresso sull’anta mobile“, è stata considerata una delle prove più importanti dagli investigatori sin dal 2020. Secondo la consulenza, si tratterebbe dell’impronta di una presunta “mano sporca“. Su cui tuttavia “non venne fatta alcuna indagine biologica” per verificare la presenza di sangue.
Sei impronte ignote sul luogo del crimine
Secondo quanto emerso dalla consulenza tecnica, sulle pareti della scala della villetta di via Pascoli, dove Chiara Poggi fu trovata morta, sono state rilevate sei impronte “palmari”. Queste, pur essendo considerate “comparabili“, non sono risultate sufficienti per un’identificazione certa.
I consulenti hanno spiegato che una traccia è definita “comparabile” quando “sebbene non abbia tutte quelle caratteristiche necessarie per addivenire ad una piena identificazione, potrà comunque essere utilizzato in un confronto dattiloscopico con le impronte di soggetti ‘noti’ per poter escludere con certezza l’appartenenza dell’impronta ‘comparabile’ al soggetto stesso“.
Con questo metodo, sono stati esclusi dalla compatibilità con queste tracce sia Andrea Sempio che Alberto Stasi. Così come i familiari di Chiara Poggi, la cugina Stefania Cappa e gli amici di Marco Poggi.